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Brescia

Agnesi: «Ragazzi, riconoscete la bellezza che c’è nel mondo»

1500 adolescenti milanesi alla Notte bianca della fede per pregare, fare festa, ascoltare la testimonianza di Paolo VI e di chi è stato vittima del terrorismo

25 Aprile 2018
Monsignor Agnesi con don Stefano Guidi

1500 adolescenti della Diocesi di Milano in trasferta per le vie di Brescia per la “notte bianca della fede“. L’esperienza, guidata da don Stefano Guidi, direttore della Fom, Federazione oratori milanesi, e dagli educatori dei gruppi parrocchiali dei ragazzi presenti, è iniziata la sera del 24 aprile da piazza della Loggia, con la testimonianza di Manlio Milani, presidente dell’Associazione familiari dei caduti nella strage terroristica del 1974.

Da qui è partito il cammino accompagnato anche dal vescovo di Brescia monsignor Pierantonio Tremolada, di origine ambrosiana, giá Vicario episcopale proprio della Pastorale giovanile milanese.

La sfida è stata quella di invitare i ragazzi dei primi anni delle superiori a “primerear” (come recita il titolo della manifestazione) ovvero a “prendere l’iniziativa”, come invita l’inventore dello slogan papa Francesco, per lasciarsi coinvolgere dalle vicende del prossimo, accompagnare i più giovani e i coetanei nell’amicizia e nella reciproca accoglienza, portare frutti secondo il Vangelo, vivendo la dimensione della gioia.

Nella notte, divisi a gruppi, i ragazzi hanno camminato per le vie della cittá, passando per chiese e luoghi significativi, meditando il brano evangelico dell’invio dei Settantadue discepoli (narrato in Luca 10, 1-9) e gli insegnamenti del beato papa Paolo VI, futuro santo, bresciano di origine, arcivescovo di Milano dal 1954 al 1963.

La mattina del 25 aprile la conclusione dell’iniziativa con la Messa presieduta dal vicario generale della diocesi di Milano Monsignor Franco Agnesi.

Nella sua omelia ha raccomandato ai ragazzi “di sentirsi incoraggiati e sostenuti anche davanti alle paure e titubanze. Primerear, prendere l’iniziativa, è possibile anche grazie alla testimonianza di chi ha trasformato le ferite del terrorismo in ricerca del bene comune e da chi, come papa Paolo VI, ha dato tutto per annunciare il vangelo, amando il mondo, come ha fatto Gesù. Voi ragazzi potrete sperimentare, già all’oratorio feriale servendo i più piccoli, le parole del mandato missionario che avete ricevuto nell’esperienza di questa notte bianca della fede: allegria, amicizia, silenzio, ascolto, riconoscimento del bello che c’è nella città, nel mondo”.