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15 gennaio

A Cascina Triulza «Che non resti fra noi»

Evento conclusivo del Progetto Fami che ha accompagnato verso l'autonomia duecento titolari di protezione internazionale

9 Gennaio 2019

Duecento persone aiutate a trovare una casa, un lavoro, una nuova rete di amici, a essere autonome. Duecento: tanti sono stati i rifugiati e titolari di protezione internazionale beneficiari del progetto “Fra Noi – Rete nazionale di accoglienza diffusa per un’autonomia possibile”, messo in campo da un network di oltre 40 enti profit e no profit diffusi in dieci regioni italiane, che si è formalmente concluso il 31 dicembre 2018.

Il progetto – di cui Consorzio Farsi Prossimo è capofila -, finanziato attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2010 (Fami) dell’Unione Europea e del Ministero dell’Interno, era finalizzato alla sperimentazione di interventi volti all’integrazione stabile dei titolari di Protezione Internazionale. Importanti i risultati ottenuti: 550 persone incontrate per cui sono stati studiati dei percorsi di autonomia personalizzati, 200 accompagnate verso l’autonomia socio economica, quasi 300 azioni di sostegno.

Ma tra gli obiettivi centrati non ci sono solo i numeri. Perché il progetto “Fra Noi” è il primo progetto dedicato all’integrazione con dimensione nazionale: ha permesso infatti di creare una rete tra enti che si occupano di accoglienza ciascuno sul proprio territorio, scambiando informazioni, modalità di lavoro, creando un confronto e permettendo di imparare gli uni dagli altri. E condividendo buone prassi replicabili sul tema dell’accoglienza in famiglia, degli inserimenti lavorativi e dell’autonomia abitativa.

Per presentare al pubblico questo lavoro, e soprattutto per rilanciare quello che i protagonisti vorrebbero che diventasse un modello di lavoro, martedì 15 gennaio si terrà l’evento “Che non resti Fra Noi –  Più che un progetto: un laboratorio di esperienze, luoghi, idee e persone”. L’appuntamento è presso Cascina Triulza a Milano (nell’area dell’ex sito Expo Milano 2015). Una intera giornata di incontro e confronto in cui saranno presentati tutti i materiali realizzati nelle varie azioni e sarà possibile partecipare ad una serie di laboratori.

Nel corso della mattinata (dalle 10 alle 13) sarà possibile partecipare a diversi laboratori relativi alle azioni di progetto: lavoro, casa, accoglienza in famiglia come strumenti di integrazione per i titolari di protezione internazionale. Ogni laboratorio, partendo dagli strumenti prodotti, racconterà il lavoro fatto e stimolerà i partecipanti sui contenuti e le azioni per il futuro. Sarà possibile anche partecipare a “Sconfinati”, percorso esperienziale sul tema delle migrazioni, realizzato da Caritas Ambrosiana insieme a Consorzio Farsi Prossimo.

Il pomeriggio invece sarà aperto alle 14.15 dall’intervento di Catherine Wihtol de Wenden, direttrice di Ricerca al Center for International Studies and Research e docente nel corso “Migrations internationales” presso la Science Po-Lille (l’Istituto di studi politici di Lille).

Seguiranno due tavole rotonde, in cui la discussione sarà attivata dai risultati – condensati in brevi video di focus group sulla percezione dell’immigrazione e degli interventi di integrazione, per riflettere su quanto e come giri l’informazione.

Alla prima, di carattere tecnico, parteciperanno Davide K.H., laureato in elettrotecnica, attualmente cameriere di sala presso una grande catena alberghiera e beneficiario del progetto Fra Noi; Maurizio Ambrosini, docente dell’Università Statale di Milano e Presidente di Medì; Raffaele Bracalenti, Psicoanalista e Presidente dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali; Alessia Di Pascale, docente all’Università degli Studi di Milano; Gabriela Ada Rosafio, agente immobiliare e formatrice Tecnocasa coinvolta nel progetto Fra Noi per l’azione casa; Annalisa Verna, insegnante di matematica coinvolta nel progetto Fra Noi per l’azione accoglienza in famiglia; Elisabetta Rocchini, HR Manager di Roberto Cavalli SPA e coinvolta nel progetto Fra Noi  per l’azione lavoro.

Nella seconda (a partire dalle 16), che affronterà temi più politici, amministratori pubblici ed esponenti del terzo settore si confronteranno sugli esiti del progetto anche alla luce dello scenario attuale. Gli interventi saranno sollecitati attraverso la proiezione di video e slide su dati statistici e dati di progetto.

Parteciperanno Mara Di Lullo, Prefetto Direttore Centrale per le politiche sull’immigrazione e dell’asilo del Ministero dell’Interno; Gloria Lisi, Vicesindaco e Assessore alla Protezione Sociale del Comune di Rimini; Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano; Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana; Giovanni Carrara, presidente di Consorzio Farsi Prossimo.

L’evento è aperto a tutti, ma i posti sono limitati: è necessario iscriversi online. Sono invitati in particolar modo operatori e dirigenti del privato sociale, sociali, amministratori locali, studenti universitari, aziende, famiglie interessate all’esperienza dell’accoglienza e tutti i cittadini interessati al tema dell’integrazione.

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