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Iniziazione cristiana

Una strategia coraggiosa, ma con questioni ancora aperte

di don Angelo ZORLONI e i preti del Decanato di Bresso Redazione

4 Marzo 2010

Anche il Presbiterio del Decanato di Bresso si è espresso con alcune riflessioni sul progetto di rinnovamento dell’Iniziazione cristiana (Ic), evidenziandone le positività, ma anche qualche perplessità.
Innanzitutto, dai sacerdoti di Bresso, Cusano Milanino e Cormano emerge la gratitudine per il coraggio mostrato nell’aprire questo capitolo strategico della vita della Chiesa, che può rinnovare il volto dell’intera parrocchia. Il progetto di rinnovamento, nell’intera sua scansione di contenuti, celebrazioni e tempi, riporta al centro l’incontro con Gesù. Non riduce, infatti, il cammino di fede al catechismo e anche il coinvolgimento dei genitori è ricco di grandi opportunità di evangelizzazione.
Tuttavia, al Presbiterio del Decanato di Bresso pare un po’ fragile, nel progetto di rinnovamento, la parte del cammino post-battesimale e, in generale, poco presente il problema del rapporto tra psico-pedagogia evolutiva e introduzione al mistero di Gesù.
I preti del Decanato, infine, si pongono delle domande su questioni che, secondo loro, sono ancora aperte. Come legare il tempo della mistagogia al gruppo preadolescenti? Sarà recepita la scelta della celebrazione unitaria (o ravvicinata) dei sacramenti? È proprio il caso di posticipare la partecipazione all’Eucaristia domenicale verso la fine del cammino? Come evitare il rischio di chiedere ai genitori ciò che tanti non sono in grado di dare circa l’iniziazione cristiana dei loro figli? Sono pronte le catechiste a questo passo di rinnovamento? Anche il Presbiterio del Decanato di Bresso si è espresso con alcune riflessioni sul progetto di rinnovamento dell’Iniziazione cristiana (Ic), evidenziandone le positività, ma anche qualche perplessità.Innanzitutto, dai sacerdoti di Bresso, Cusano Milanino e Cormano emerge la gratitudine per il coraggio mostrato nell’aprire questo capitolo strategico della vita della Chiesa, che può rinnovare il volto dell’intera parrocchia. Il progetto di rinnovamento, nell’intera sua scansione di contenuti, celebrazioni e tempi, riporta al centro l’incontro con Gesù. Non riduce, infatti, il cammino di fede al catechismo e anche il coinvolgimento dei genitori è ricco di grandi opportunità di evangelizzazione.Tuttavia, al Presbiterio del Decanato di Bresso pare un po’ fragile, nel progetto di rinnovamento, la parte del cammino post-battesimale e, in generale, poco presente il problema del rapporto tra psico-pedagogia evolutiva e introduzione al mistero di Gesù.I preti del Decanato, infine, si pongono delle domande su questioni che, secondo loro, sono ancora aperte. Come legare il tempo della mistagogia al gruppo preadolescenti? Sarà recepita la scelta della celebrazione unitaria (o ravvicinata) dei sacramenti? È proprio il caso di posticipare la partecipazione all’Eucaristia domenicale verso la fine del cammino? Come evitare il rischio di chiedere ai genitori ciò che tanti non sono in grado di dare circa l’iniziazione cristiana dei loro figli? Sono pronte le catechiste a questo passo di rinnovamento?