Sirio 26-29 marzo 2024
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18 aprile

L’Università Cattolica nel segno della creatività

Il messaggio dei vescovi per l'86ma Giornata

13 Aprile 2010

«La visione cristiana della realtà, lungi dal ridurre l’ambito della ricerca universitaria nel perimetro angusto della ragione calcolante, ne dilata le prospettive e lancia alla capacità creativa dell’ingegno umano la sfida del significato totale degli esiti di tale ricerca». È quanto si legge nel messaggio della Cei per l’86ma Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, in programma il 18 aprile sul tema “Carità e verità nell’impegno di ricerca e formazione dell’università”.
«Il progresso delle scienze, mentre individua in maniera sempre più approfondita le leggi che regolano l’universo e si arricchisce di mirabili scoperte – scrivono i vescovi nel testo – si trova pericolosamente esposto – nella sua rivendicazione di autonomia – a un’insignificanza che estenua ogni creatività e precipita nel nichilismo: quanto più l’universo ci risulta comprensibile, tanto più ci appare senza scopo». Di qui la «drammatica tentazione di abbandonare il campo», a cui occorre reagire, come osserva il Papa nella Caritas in Veritate, con quella «creatività» in cui è centrale l’idea di «una formazione integrale», per «contrastare la tendenza, così evidente nella società contemporanea, verso la frammentazione del sapere» e il conseguente «relativismo». «La visione cristiana della realtà, lungi dal ridurre l’ambito della ricerca universitaria nel perimetro angusto della ragione calcolante, ne dilata le prospettive e lancia alla capacità creativa dell’ingegno umano la sfida del significato totale degli esiti di tale ricerca». È quanto si legge nel messaggio della Cei per l’86ma Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, in programma il 18 aprile sul tema “Carità e verità nell’impegno di ricerca e formazione dell’università”.«Il progresso delle scienze, mentre individua in maniera sempre più approfondita le leggi che regolano l’universo e si arricchisce di mirabili scoperte – scrivono i vescovi nel testo – si trova pericolosamente esposto – nella sua rivendicazione di autonomia – a un’insignificanza che estenua ogni creatività e precipita nel nichilismo: quanto più l’universo ci risulta comprensibile, tanto più ci appare senza scopo». Di qui la «drammatica tentazione di abbandonare il campo», a cui occorre reagire, come osserva il Papa nella Caritas in Veritate, con quella «creatività» in cui è centrale l’idea di «una formazione integrale», per «contrastare la tendenza, così evidente nella società contemporanea, verso la frammentazione del sapere» e il conseguente «relativismo». Radicamento ecclesiale «Le rapide e profonde trasformazioni del nostro tempo non rendono obsoleto il progetto di padre Agostino Gemelli», affermano i vescovi nel Messaggio della Cei per la prossima Giornata per l’Università Cattolica: «Al contrario, ne confermano l’attualità, nel segno di quella creatività, che fin dall’inizio lo caratterizzò e rese possibile realizzare, con l’apporto fattivo delle comunità ecclesiali d’Italia, ciò che sembrava impossibile». Tra i «tratti caratteristici», anzi «essenziali» dell’ateneo fondato da padre Gemelli, i vescovi citano il «radicamento ecclesiale», che «va riaffermato e rinnovato, come espressione concreta della capacità della parola della fede di aprire orizzonti di intelligenza di vita a servizio del popolo cristiano». Tutto ciò esige, «accanto all’applicazione costante allo studio e alla ricerca, la coltivazione diuturna delle virtù morali di limpidezza, autenticità, umiltà e, soprattutto, del primo dono che da questa Giornata si attende, cioè la preghiera». «Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio», scrive Benedetto XVI nella sua terza enciclica: di qui l’invito della Chiesa italiana alle diocesi, «affinché valorizzino la Giornata, occasione preziosa per sensibilizzare le loro comunità quanto al ruolo e alle concrete necessità di un’istituzione accademica di irrinunciabile valore». L’Apocalisse in mostra Un itinerario ispirato all’Apocalisse: si intitola Apocalipsis. Profezia della storia. Rivelazione per il tempo presente la rassegna d’arte e di spiritualità che il Centro pastorale del’Università Cattolica di Milano promuove in questi giorni nei chiostri bramanteschi. L’esposizione si può visitare dal lunedì (h 9-22) al sabato (h 9-13) e resterà aperta al pubblico fino al 18 aprile.«Libro della speranza e del senso della storia – scrive monsignor Sergio Lanza, assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo nel testo introduttivo – l’Apocalisse giovannea segna in maniera originalissima il differenziale tra la visione cristiana e la modernità decadente. Educa, superata la suggestione delle immagini, a leggere il quotidiano come luogo significativo dell’accadere». Ogni opera – informano i promotori dell’iniziativa – è accompagnata da un duplice pannello: il primo raccoglie la vita dell’artista e un commento all’opera di alcuni esperti di storia dell’arte della Cattolica, il secondo pannello riporta una riflessione spirituale di professori dell’Ateneo del Sacro Cuore che, a seconda del proprio ambito disciplinare, hanno fornito una chiave di lettura dei brani dell’Apocalisse interpretati dagli artisti.La mostra, realizzata con la collaborazione degli storici dell’arte Francesco Tedeschi e Cecilia De Carli, raccoglie dieci opere inedite tra dipinti, fotografie e sculture commissionate agli artisti Gabriella Benedini, Paolo Iachetti, Lucia Pescador, Elio Ciol, Mario Raciti, Nicola Villa, Giovanni Frangi, Sergio Alberti, Erio Carnevali e Franco Mascolo. I numeri L’Università Cattolica del Sacro Cuore con cinque sedi, 14 facoltà, 42mila studenti e più di 1.400 docenti è l’università non statale più grande d’Europa. Fondata a Milano nel 1921 da padre Agostino Gemelli, ha sede anche a Roma, Brescia, Piacenza-Cremona e Campobasso. 44 lauree triennali, 38 magistrali, una quadriennale, quattro lauree a ciclo unico, 53 scuole di specializzazione, quasi 100 master e sette Alte Scuole sono numeri che danno conto di un ateneo completo e articolato, sia in ambito umanistico che scientifico. L’attività di ricerca, che può contare su 54 istituti, 22 dipartimenti e 70 centri di ricerca, oltre a quattro Centri d’ateneo, è finalizzata a comprendere e studiare le questioni cruciali del vivere e del convivere: le nuove frontiere dell’economia e della bioetica, il recupero dei beni culturali, le trasformazioni nel campo del diritto, le dinamiche familiari, il fenomeno dei mass media, l’evoluzione dei sistemi politici, i traguardi della medicina, le applicazioni tecnologiche della matematica e della fisica e le più recenti scoperte nella ricerca ambientale. – – La Giornata – Il messaggio del cardinale Bertone