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Mondialità

“La goccia”: dagli scarti risorse per i Paesi poveri

di Luisa BOVE Redazione

4 Marzo 2010

Da 40 anni l’associazione “La goccia” raccoglie tutto ciò che la gente scarta, butta o elimina, ma che può ancora essere utilizzato. Quindi lo rimette sul mercato dell’usato, accontentandosi di chiedere un’offerta. Il risultato è che l’intero ricavato si trasforma in progetti di sviluppo per i Paesi del Sud del mondo. L’associazione era nata infatti dal gruppo missionario della parrocchia di Senago composto allora da soli giovani che raccoglievano carta e rottami per sostenere le missioni. Da allora l’associazione ne ha fatta di strada e ora anche tante aziende inviano fondi di magazzino – dalla cancelleria a prodotti per l’igiene – che rivenduti portano “fatturato”. Oltre a offrire un reale sostegno alle popolazioni povere, l’associazione diffonde un messaggio preciso (che i volontari per primi sono invitati a raccogliere): cambiare stile di vita al Nord evitando spese inutili e sprechi oltre misura, per favorire lo sviluppo nei Paesi del Sud, sempre troppo sfruttati dai potenti. In Quaresima “La goccia” destinerà i fondi raccolti a due progetti in particolare. All’ospedale S. Francesco d’Assisi in Sud Sudan, unica struttura sanitaria funzionante a Marial Lou, un villaggio della provincia di Tonj che conta 178 mila abitanti. Dopo la guerra civile rischiava la chiusura e l’associazione di Senago è intervenuta rilanciandone l’assistenza e aprendo anche un ambulatorio esterno per favorire le cure a chi non necessitava di ricovero. Altri finanziamenti andranno in Perù. L’appello di aiuto è giunto in Italia attraverso la parrocchia di Huacrachuco, situata nel dipartimento di Huanuco, una zona molto isolata e di grande povertà. L’alluvione del 2009 ha distrutto 50 case e tre ponti, rendendo ancora più difficili i collegamenti. “La goccia” intende ricostruire almeno 10 casette destinate alle persone più povere e agli anziani che hanno perso tutto. Per raccogliere fondi l’associazione durante la Quaresima vende colombe, uova di cioccolato e cesti pasquali e senza sovrapprezzo per la solidarietà. Parrocchie, gruppi e scuole che lo desiderano potranno acquistare i prodotti da “La goccia” e rivenderli a loro volta trattenendo una piccola percentuale per sostenere altri progetti o amici missionari.
Info: “La goccia” (via Risorgimento 13 Senago, Milano – tel. 02.99052325 – lagoccia@negroni.it – www.la-goccia.it) Da 40 anni l’associazione “La goccia” raccoglie tutto ciò che la gente scarta, butta o elimina, ma che può ancora essere utilizzato. Quindi lo rimette sul mercato dell’usato, accontentandosi di chiedere un’offerta. Il risultato è che l’intero ricavato si trasforma in progetti di sviluppo per i Paesi del Sud del mondo. L’associazione era nata infatti dal gruppo missionario della parrocchia di Senago composto allora da soli giovani che raccoglievano carta e rottami per sostenere le missioni. Da allora l’associazione ne ha fatta di strada e ora anche tante aziende inviano fondi di magazzino – dalla cancelleria a prodotti per l’igiene – che rivenduti portano “fatturato”. Oltre a offrire un reale sostegno alle popolazioni povere, l’associazione diffonde un messaggio preciso (che i volontari per primi sono invitati a raccogliere): cambiare stile di vita al Nord evitando spese inutili e sprechi oltre misura, per favorire lo sviluppo nei Paesi del Sud, sempre troppo sfruttati dai potenti. In Quaresima “La goccia” destinerà i fondi raccolti a due progetti in particolare. All’ospedale S. Francesco d’Assisi in Sud Sudan, unica struttura sanitaria funzionante a Marial Lou, un villaggio della provincia di Tonj che conta 178 mila abitanti. Dopo la guerra civile rischiava la chiusura e l’associazione di Senago è intervenuta rilanciandone l’assistenza e aprendo anche un ambulatorio esterno per favorire le cure a chi non necessitava di ricovero. Altri finanziamenti andranno in Perù. L’appello di aiuto è giunto in Italia attraverso la parrocchia di Huacrachuco, situata nel dipartimento di Huanuco, una zona molto isolata e di grande povertà. L’alluvione del 2009 ha distrutto 50 case e tre ponti, rendendo ancora più difficili i collegamenti. “La goccia” intende ricostruire almeno 10 casette destinate alle persone più povere e agli anziani che hanno perso tutto. Per raccogliere fondi l’associazione durante la Quaresima vende colombe, uova di cioccolato e cesti pasquali e senza sovrapprezzo per la solidarietà. Parrocchie, gruppi e scuole che lo desiderano potranno acquistare i prodotti da “La goccia” e rivenderli a loro volta trattenendo una piccola percentuale per sostenere altri progetti o amici missionari.Info: “La goccia” (via Risorgimento 13 Senago, Milano – tel. 02.99052325 – lagoccia@negroni.it – www.la-goccia.it)