Sirio 26-29 marzo 2024
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L'esperienza

“La mia casa” per disabili con genitori anziani

Una comunità-alloggio a Casatenovo risponde a esigenze di ospitalità temporanea, soggiorni di sollievo e avvicinamento alla residenzialità

Marcello VILLANI

9 Marzo 2009

Nel decanato di Missaglia c’è una realtà benemerita per l’aiuto che fornisce ai disabili e, soprattutto, alle loro famiglie. Si tratta della comunità alloggio “La mia casa” di Casatenovo, ospitata in un’ala della casa di riposo “Maria Monzini” (via Manzoni 26). Gestita dalla cooperativa “La vecchia quercia” di Calolziocorte attraverso una convenzione con Retesalute (azienda consortile di 24 Comuni del Meratese e la Provincia di Lecco), “La mia casa” risponde alle esigenze di ospitalità temporanea da utilizzare nell’ambito del pronto intervento (impossibilità a rimanere al proprio domicilio per malattia o ricovero ospedaliero di un familiare, per lutto o altro), oltre che per i soggiorni di sollievo alla famiglia e per i percorsi di avvicinamento alla residenzialità.
Il presidente della comunità è don Sergio Zambenetti, parroco della comunità pastorale di Casatenovo “Maria Regina di tutti i Santi” (che comprende le parrocchie S. Giorgio, S. Biagio in Galgiana, S. Carlo in Valaperta, S. Gaetano in Rogoredo e S. Mauro in Campofiorenzo), nata il 1° dicembre 2006. Don Sergio non ha dubbi sulla necessità di questa struttura, nata ancor prima della comunità pastorale: «Infatti questa è nata nel 2005 e ha avuto subito successo. È stata fortemente voluta da don Franco Annoni, mio predecessore e ora residente con incarichi pastorali nella comunità pastorale. Appoggiandosi alla Rsa “Maria Monzini”, la comunità alloggio per disabili può contare su 10 posti per disabili fisici autosufficienti e non. Riesce a rispondere alle esigenze delle famiglie e dei genitori di disabili che, diventando anziani, non hanno più la possibilità di accudire questi ragazzi che vanno dai 18 anni in su». 
 

Ottima integrazione

Il più anziano di questi disabili ha 40 anni e tra loro, tutti residenti ne “La mia casa”, qualcuno lavora anche all’esterno, in cooperative: «L’iniziativa - continua don Sergio - ha avuto subito successo anche perché si è integrata molto bene nella casa di riposo. È diventata quasi un suo prolungamento e ora gli ospiti anziani fanno iniziative in comune con i ragazzi disabili. A partire dalla Messa, per esempio, che è sempre stata celebrata in comune, per arrivare alle varie feste. L’ultima a Carnevale. I ragazzi sono molto contenti e poi partecipano anche alle attività della parrocchia: dalle feste in oratorio alle attività liturgiche».“La mia casa” non è la sola realtà che a Casatenovo ha un’attenzione particolare e specifica sul tema della disabilità: «Stiamo allargando la mia casa parrocchiale, in via Parini 2 a Casatenovo, al piano superiore, per creare un centro socio-educativo, sempre gestito dalla cooperativa “La vecchia quercia”, per disabili autosufficienti. Una trentina di loro viene al mattino e torna a casa la sera svolgendo, nel periodo in cui è nel centro, attività lavorativa nei laboratori di artigianato e cucina». Così, all’ombra di San Giorgio, la chiesa neoclassica definita «il Duomo della Brianza» e che compie 200 anni quest’anno, si dà una speranza a 30 giovani che fanno dello stare insieme e del lavoro in comune un nuovo stimolo per affrontare al meglio il loro handicap.