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In libreria

Il racconto del Papa messaggero in Terra Santa

11 Dicembre 2009

Messaggero di riconciliazione. Lo storico viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa (Edizioni Terra Santa, Milano 2009, 180 pagine, 16.50 euro) è il primo libro che ripercorre in chiave giornalistica il pellegrinaggio di Papa Ratzinger: uno strumento utile per approfondire gli esiti di un viaggio dalle molteplici sfaccettature. Un testo che offre spunti di riflessione anche in vista dell’annunciato Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente (10-24 ottobre 2010).
Il volume è curato da Carlo Giorgi, giornalista, redattore della rivista Terrasanta di Milano. È stato tra i fondatori e a lungo direttore della rivista Terre di mezzo, giornale di strada che tratta di temi sociali. Si occupa di Medio Oriente e dei vari aspetti dell’immigrazione in Italia per diverse testate, tra cui Il Sole 24 Ore.
Fin dall’inizio del suo pontificato, Benedetto XVI aveva manifestato il desiderio di recarsi in Terra Santa. Un viaggio ritardato dalle sanguinose vicende del conflitto arabo-israeliano e finalmente realizzato nel maggio 2009. Un pellegrinaggio storico, il terzo di un Pontefice nella terra di Gesù.
Questo libro è un racconto accurato del viaggio del Papa, pieno di significati e di frutti di speranza per il futuro. Nei giorni trascorsi in Giordania, Israele e Territori Palestinesi, Ratzinger è stato uomo della diplomazia con i governanti, incoraggiandoli a politiche di pace; pellegrino tra i pellegrini; pastore rassicurante tra i cristiani di Terra Santa, gregge minoritario, spesso spaventato, da incoraggiare. E anche uomo del dialogo, che indica la via della possibile convivenza tra cristiani, ebrei e musulmani.
La scelta di raccontare il viaggio del Papa privilegiando le parole e i sentimenti della gente comune costituisce una delle particolarità del libro, che raccoglie la cronaca dei giorni della visita, i principali interventi del Papa, le interviste, le testimonianze e i punti di vista degli altri protagonisti. Il volume cerca di dar voce anche a quella maggioranza silenziosa che in occasione di questi grandi eventi fa spesso solo da sfondo colorato. Messaggero di riconciliazione. Lo storico viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa (Edizioni Terra Santa, Milano 2009, 180 pagine, 16.50 euro) è il primo libro che ripercorre in chiave giornalistica il pellegrinaggio di Papa Ratzinger: uno strumento utile per approfondire gli esiti di un viaggio dalle molteplici sfaccettature. Un testo che offre spunti di riflessione anche in vista dell’annunciato Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente (10-24 ottobre 2010).Il volume è curato da Carlo Giorgi, giornalista, redattore della rivista Terrasanta di Milano. È stato tra i fondatori e a lungo direttore della rivista Terre di mezzo, giornale di strada che tratta di temi sociali. Si occupa di Medio Oriente e dei vari aspetti dell’immigrazione in Italia per diverse testate, tra cui Il Sole 24 Ore.Fin dall’inizio del suo pontificato, Benedetto XVI aveva manifestato il desiderio di recarsi in Terra Santa. Un viaggio ritardato dalle sanguinose vicende del conflitto arabo-israeliano e finalmente realizzato nel maggio 2009. Un pellegrinaggio storico, il terzo di un Pontefice nella terra di Gesù.Questo libro è un racconto accurato del viaggio del Papa, pieno di significati e di frutti di speranza per il futuro. Nei giorni trascorsi in Giordania, Israele e Territori Palestinesi, Ratzinger è stato uomo della diplomazia con i governanti, incoraggiandoli a politiche di pace; pellegrino tra i pellegrini; pastore rassicurante tra i cristiani di Terra Santa, gregge minoritario, spesso spaventato, da incoraggiare. E anche uomo del dialogo, che indica la via della possibile convivenza tra cristiani, ebrei e musulmani.La scelta di raccontare il viaggio del Papa privilegiando le parole e i sentimenti della gente comune costituisce una delle particolarità del libro, che raccoglie la cronaca dei giorni della visita, i principali interventi del Papa, le interviste, le testimonianze e i punti di vista degli altri protagonisti. Il volume cerca di dar voce anche a quella maggioranza silenziosa che in occasione di questi grandi eventi fa spesso solo da sfondo colorato.