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Contro lo spreco la raccolta degli abiti usati

Sabato 10 maggio la Diocesi mobilitata nel recupero degli indumenti usati. L'iniziativa inaugura "Giovani e servizio", il programma di attività promosso per sensibilizzare il mondo giovanile al volontariato. Le altre tappe: la visita nelle carceri, i cantieri della solidarietà all'estero e i campi di lavoro in Italia

5 Giugno 2008

05/05/2008

State facendo il cambio di stagione nel vostro armadio? Sappiate che con l’abito passato di moda che il prossimo inverno non metterete più, potete aiutare una di quelle famiglie che non arrivano alla quarta settimana. Come? Semplicemente, riempiendo uno dei sacchi distribuiti in questi giorni dalle parrocchie. Sabato 10 maggio, infatti, tutta la Diocesi ambrosiana è mobilitata nella raccolta degli indumenti usati.

Una giornata speciale di solidarietà e lotta allo spreco che si affianca alla quotidiana attività svolta attraverso i cassonetti gialli collocati lungo le strade e nelle piazze delle chiese che gli operatori delle cooperative Caritas sono incaricati di svuotare nel corso di tutto l’anno. Il 10 maggio, invece, la raccolta speciale avverrà con il coinvolgimento diretto dei parrocchiani, dei ragazzi degli oratori, degli scout.

La macchina organizzativa si metterà in moto nelle prime ore della mattina. Alcune migliaia di volontari porteranno i sacchi di indumenti nei luoghi di raccolta: 7 stazioni delle Ferrovie Nord (Castano Primo, Cocquio Trevisago, Cusano Milanino, Garbagnate Milanese, Seveso, Tradate, Varese) e 5 stazioni delle Ferrovie dello Stato (Busto Arsizio, Desio, Gallarate, Lecco Maggianico, Milano, Monza, Sesto San Giovanni), da cui partiranno i treni merci. In altri punti di raccolta sparsi sul territorio saranno allestiti dei container.

Il materiale recuperato sarà poi venduto a un’azienda specializzata nel riciclaggio di tessuti. E con il ricavato della vendita saranno finanziati progetti a favore di famiglie in difficoltà, secondo le indicazioni delle stesse parrocchie. Lo scorso anno, questo grande impegno – attraverso il coinvolgimento di 611 parrocchie (oltre la metà delle comunità ecclesiali ambrosiane) e 3 mila volontari – ha consentito di recuperare 782 mila chili di filato.

L’attività di riciclaggio ha permesso di finanziare progetti a favore delle persone straniere in ognuna delle sette zone pastorali: dal doposcuola per i figli degli immigrati al Giambellino al corso di tutoring e formazione al lavoro al Forlanini; dagli interventi di pronta accoglienza per madri richiedenti asilo a Varese al sostegno alla Mensa dei Poveri di Lecco; dai corsi di lingua italiana a Busto Arsizio e di orientamento ad Olgiate Olona (Va) a una casa di accoglienza per donne immigrate a Monza e di facilitazione linguistica a Cantù; da un corso di orientamento legale, sindacale e sanitario a Cesano Boscone e tutoraggio scolastico a Treviglio all’accoglienza temporanea a Sesto San Giovanni. Infine, parte dei proventi della raccolta sono anche stati destinati al campo rifugiati di Dbayè in Libano, per un programma di assistenza scolastica.

La raccolta diocesana, giunta quest’anno alla 23a edizione, inaugura il programma di attività “Giovani e servizio”, pensato da Caritas Ambrosiana e dall’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile per sensibilizzare alla solidarietà e al volontariato i giovani. La prossima tappa sarà, sabato 17 maggio, la visita nelle carceri: ragazzi e ragazze, accompagnati dai cappellani, incontreranno i giovani detenuti degli istituti penitenziari di Opera, San Vittore, Bollate, Busto Arsizio, Monza e Varese.

Infine, sempre in maggio, Caritas raccoglie le iscrizioni ai campi di lavoro all’estero, i “Cantieri della Solidarietà”, organizzati per dare supporto ai progetti di sviluppo organizzati da Caritas Ambrosiana. Le destinazioni comprendono l’Est Europa (Bulgaria, Moldova, Montenegro), il Medio Oriente e l’Asia (Giordania, Libano e India), l’Africa (Etiopia, Kenya), l’America Latina (Bolivia, Perù, Nicaragua). Quest’anno, inoltre, i ragazzi potranno scegliere di rimanere anche in Italia, partecipando a uno dei campi di solidarietà a Genova, Firenze e Pozzuoli.

Chi invece durante il periodo estivo vuole dedicare anche un solo giorno alla settimana al volontariato, può aderire a una delle proposte in Diocesi, offrendo il proprio aiuto in case famiglia, in centri di recupero per disabili, nelle residenze per anziani e in altre strutture di assistenza.