Sirio 26-29 marzo 2024
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L'iniziativa

Teleassistenza per malati di Parkinson nelle Regioni più colpite dal Covid-19

Disponibile in forma gratuita fino al 12 giugno, il servizio supporta le persone malate affiancandole nella gestione infermieristica dei sintomi e vigilando sull’aderenza alla terapia. È possibile telefonare o mandare una mail

23 Marzo 2020

Confederazione Parkinson Italia Onlus, rete nazionale delle Associazioni delle persone con Parkinson, e Careapt – giovane start up dedicata allo sviluppo di soluzioni digitali per la gestione delle malattie neurodegenerative – hanno dato vita ad una iniziativa congiunta per offrire sostegno alle persone con Malattia di Parkinson che vivono nelle Regioni di Italia più colpite dall’emergenza coronavirus (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte), già da molti giorni costrette nelle proprie case, attraverso il programma di teleassistenza infermieristica specializzata ParkinsonCare. Fino al 12 giugno, infatti, per queste persone sarà possibile accedere a ParkinsonCare a titolo gratuito. Per ricevere assistenza basterà chiamare il numero fisso 02 2107 9997 o inviare una mail a info@parkinsoncare.com. Il servizio sarà attivo ogni giorno dalle 9.00 alle 18.00 da lunedì a venerdì.

Se il Covid-19 si combatte soprattutto in corsia e nei reparti di terapia intensiva, è di vitale importanza che milioni di anziani rimangano il più possibile nelle proprie case, per non alimentare la drammatica emergenza che si affronta in queste ore nei nostri ospedali. Tra questi, anche le persone con Malattia di Parkinson: 260.000 nel nostro Paese gli individui affetti da una patologia che insorge in media intorno ai 65 anni e che comporta progressiva disabilità motoria oltre a diversi altri disturbi, che spesso si accompagnano a vissuti di crescente isolamento, ansia e depressione.

ParkinsonCare da un lato supporta le persone malate affiancandole nella gestione infermieristica dei sintomi e vigilando sull’aderenza alla terapia e, dall’altro, fornisce ai loro medici curanti un monitoraggio regolare delle loro condizioni cliniche e un servizio di allerta per l’attivazione degli interventi medici necessari.