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Stati Uniti

Papa Francesco interverrà al Summit per il clima

Al vertice online convocato il 22 e il 23 aprile da Biden previsto anche il collegamento dal Vaticano. È in programma durante la seconda sessione, focalizzata sull’investire nelle soluzioni climatiche

22 Aprile 2021

Papa Francesco sarà uno degli speaker del Summit per il clima ideato dal presidente americano Joe Biden e che si tiene giovedì 22 e venerdì 23 aprile totalmente online. Il Summit articolato in sessioni plenarie e lavori di gruppo prevede cinque aree tematiche. L’intervento di Papa Francesco, in collegamento dal Vaticano, secondo l’agenda divulgata dal Dipartimento di Stato americano, potrebbe essere in programma durante la seconda sessione, focalizzata sull’investire nelle soluzioni climatiche. Durante questa parte dei lavori si parlerà di investimenti dell’uso delle finanze pubbliche per mitigare gli effetti del climate change innanzitutto nei Paesi in via di sviluppo e soprattutto si valuteranno i passi per spostare 3.000 miliardi di dollari di investimenti privati nella transizione verso un’economia a emissioni zero, entro il 2.050. Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris apriranno il Summit a cui saranno presenti 40 capi di Stato, tra cui il presidente russo Vladimir Putin, il presidente cinese Xi Jinping e anche il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi.
Tra i relatori previsti anche il segretario dell’Onu, Antonio Guterres, i capi della Nato e della Banca mondiale, altri dirigenti aziendali e attivisti impegnati nella tutela dell’ambiente, tra cui Bill Gates.
La Casa Bianca sta cercando di riaffermare la leadership degli Stati Uniti sulla questione climatica e incoraggiare altri Paesi a prendere impegni per ridurre le emissioni prima del 2030. Gli Usa intendono impegnarsi a ridurre le emissioni di carbonio del 50% entro il 2030.
Il vertice arriva subito dopo che l’Unione europea ha concordato un accordo provvisorio su una legislazione radicale sul clima che mira a ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.
Il vertice convocato da Biden intende lavorare su quattro fronti: galvanizzare gli sforzi delle principali economie mondiali per ridurre le emissioni e mantenere l’obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius; mobilitare i finanziamenti del settore pubblico e privato per guidare la transizione verso emissioni zero e aiutare i Paesi vulnerabili a far fronte agli impatti climatici; evidenziare i vantaggi economici dell’azione per il clima, tra cui la creazione di posti di lavoro e la garanzia che tutte le comunità traggano vantaggi da un’economia basata sull’energia pulita; stimolare le tecnologie ad accompagnare i processi di riduzione delle emissioni e di adattamento ai cambiamenti climatici.
Biden ha voluto invitare al vertice non solo i Paesi le cui economie producono l’80% delle emissioni globali ma anche i Paesi che vengono colpiti dalle conseguenze nefaste del climate change.