Sirio 26-29 marzo 2024
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Ancona

La preghiera del Papa per i morti in discoteca

All’Angelus le parole di Francesco per le vittime della tragedia di Corinaldo

10 Dicembre 2018
I soccorsi alle vittime

«Un ricordo nella mia preghiera per i ragazzi e la mamma che sono morti in una discoteca a Corinaldo, in provincia di Ancona, e per i numerosi feriti»: lo ha detto sabato papa Francesco durante l’Angelus pronunciato dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico vaticano. «Chiedo per tutti l’intercessione della Madonna», ha aggiunto nella solennità dell’Immacolata concezione di Maria.

Il Vescovo: «Vicina con la preghiera a vittime, feriti e famiglie»

«Una notizia che ci ha provocato tanto dolore». Così l’arcivescovo di Ancona-Osimo, monsignor Angelo Spina, ha commentato la notizia della tragedia nella quale hanno perso la vita sei persone, schiacciate dalla calca mentre tentavano di fuggire dal locale, dopo che qualcuno aveva scatenato il panico con uno spray urticante. Sono 120 i feriti. «Il nostro dolore è per la loro morte e la vicinanza per le famiglie che vivono questa tragedia. Siamo vicini a loro con la preghiera». Il presule si è soffermato su come «un’occasione di divertimento e spensieratezza si è rivelata un’occasione di morte. Questo è ciò che chiude di più il nostro cuore. Perché questi ragazzi con la loro vivacità e la loro vita, in un momento sereno e spensierato di ascolto della musica che a loro piace, hanno trovato il buio della morte. In questo ci sostiene la speranza della Resurrezione e la forza della preghiera». Dopo aver espresso la vicinanza della Chiesa di Ancona anche «alle famiglie di chi sta soffrendo», monsignor Spina ha affermato che «ci portiamo dentro questo dolore che è grande e che teniamo presente nelle nostre preghiere e nelle omelie di oggi». Dal presule l’annuncio che «tutte le nostre comunità sono invitate a pregare per le vittime, i feriti e le loro famiglie».

Mattarella: «Sicurezza attraverso rigorose verifiche e controlli»

«È una tragedia che lascia impietriti. Il pensiero di tutti è di vicinanza e solidarietà alle famiglie delle giovanissime vittime, al loro dolore lacerante, e alle condizioni dei tanti feriti con l’augurio di pronta guarigione. Si dovrà fare piena luce sull’accaduto, accertando eventuali responsabilità e negligenze»: l’ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «I cittadini hanno diritto alla sicurezza ovunque, nei luoghi di lavoro come in quelli di svago. La sicurezza deve essere assicurata con particolare impegno nei luoghi di incontro affollati, attraverso rigorose verifiche e controlli. Non si può morire così».