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Emergenza

Kurdistan, non lasciamoli soli

Continua la mobilitazione di Focsiv e Avvenire, d’intesa con Iscos-Cisl, Mcl, Masci, Azione Cattolica, Banca Etica a sostegno delle famiglie irachene rifugiate a Erbil

17 Dicembre 2014
A Kurdish Peshmerga fighter stands guard at the Bakirta frontline near the town of Makhmur, south of Erbil, the capital of Iraqi Kurdistan August 27, 2014.  REUTERS/Youssef Boudlal (IRAQ - Tags: CIVIL UNREST POLITICS MILITARY) - RTR43ZGG

In Italia si attende il Natale; a Erbil si attende il gelo. Le famiglie rifugiate nell’Ankawa Mall – il centro commerciale in costruzione trasformato in centro di raccolta per gli sfollati dove opera il team FOCSIV – hanno bisogno di sostegno materiale, psicologico, morale.

«Gli animi degli sfollati sono esasperati – scrive da Erbil Terry Dutto -. La promiscuità obbligatoria, la scarsità o l’assenza di risorse finanziarie, la pioggia che crea pozzanghere enormi negli spiazzi comuni, i turni per l’acqua, il bucato, i servizi igienici, i blackout di energia elettrica, il gelo che avanza, stanno minando pesantemente la speranza di vedere un futuro». «Uno dei problemi più gravi è proprio il freddo – conferma Jabbar Mustafa, componente del team Focsiv e da pochissimo rientrato in Italia -. Ora a Erbil la temperatura si è stabilizzata sui 10 gradi di giorno per scendere sotto i 4 gradi di notte: quando sono partito era difficilissimo acquistare le stufette, dai prezzi peraltro proibitivi». «Viene meno in queste famiglie la resistenza alle avversità – scrive ancora Dutto -, la speranza di rientrare nelle proprie case, la visione di un futuro immediato o, tanto più, di un futuro prossimo per sé e per i figli. Mancano le medicine, i vestiti pesanti (ormai ci si veste a cipolla), l’educazione scolastica per i bambini, che passano il tempo giocando a bocce con i sassi o con le biglie. I giorni che passano non sono tutti uguali: peggiorano visibilmente».

Ogni piccolo contributo può aiutare queste famiglie. «È forse il momento – evidenzia Gianfranco Cattai, presidente di Focsiv – di ricordare ciò che papa Francesco ha recentemente detto visitando una parrocchia romana: “La gioia del Natale è una gioia speciale: la gioia cristiana non è quella del consumismo, ma un dono del Signore”. Rendiamone partecipi per quanto possibile anche le famiglie rifugiate ad Erbil».

Per contribuire

Posta: CCP n. 47405006 intestato a Focsiv con causale: Emergenza Kurdistan
Banca Etica: Iban IT63U0501803200000000179669 intestato Kurdistan – Non lasciamoli soli
On line  https://FOCSIV.fundfacility.it/emergenzakurdistan

Info: www.emergenzakurdistan.it