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Ricordo

Cazzullo, medico cristiano, innovatore della psichiatria

Scomparso ieri a Milano a 95 anni, fondò l'Istituto di Psichiatria all'interno del Policlinico e fu presidente della sezione milanese dell'Amci

di Alfredo ANZANI Vice presidente Federazione Europea Associazioni Medici Cattolici Redazione

5 Maggio 2010
al microfono. mezzo busto

È morto ieri a Milano, a 95 anni, Carlo Lorenzo Cazzullo, uno dei più grandi psichiatri italiani e convinto testimone cristiano. Ne traccia un profilo Alfredo Anzani, vicepresidente europeo dei Medici Cattolici.

Il professor Carlo Lorenzo Cazzullo ha fatto parte di quella categoria di uomini che, là dove operano, lasciano il segno della loro creatività. Lo ha fatto nel campo della Medicina, quale professionista eccellente, rigoroso ricercatore e innovatore, e quale testimone cristiano fedele alla propria fede.
Come medico, aveva fatto propria la missione del prendersi cura del malato. E lui si è preso cura del malato, quello più fragile e indifeso. Aveva capito, con profonda intuizione diagnostica e terapeutica, che si doveva sdoppiare la Cattedra di Malattie Nervose e Mentali: da una parte la Neurologia, dall’altra la Psichiatria. La legge 28 aprile 1976 n. 238 ha definito la separazione delle due branche e la Psichiatria è divenuta, da allora, disciplina autonoma, fondamentale strumento di formazione di psichiatri per la didattica, la ricerca e l’assistenza.
Dotato di una straordinaria capacità di apprendimento nel campo scientifico, di un profondo acume intellettivo, di una ferrea e quanto mai solida logica, del desiderio di conoscere “oltre” al già acquisito, non ha temuto di abbandonare vecchi, obsoleti e abitudinari schemi didattico-scientifici per approdare a nuove metodologie capaci di porre nuove diagnosi e, di conseguenza, nuove terapie.
Esperto per conto dell’Organizzazione mondiale della sanità e della Cee per le nuove trasformazioni della Psichiatria, ha costruito l’Istituto di Psichiatria dell’Università di Milano, realizzandolo al Policlinico quindici anni prima della legge di riforma, la 180. L’Istituto ha fondato la psichiatria scientifica in Italia e diffuso una metodologia di ricerca secondo i modelli internazionali. Ha generato due indirizzi: l’uno di sperimentazione e di ricerca, l’altro di diffusione dell’informazione e della formazione scientifico-professionale, sulla base di integrazione biologico-psicologica.
Come medico cristiano ha lasciato un’altrettanta significativa testimonianza, dimostrando che tra scienza e fede non c’è e non ci può essere contrapposizione. Il 10 dicembre 1987 venne eletto presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, sezione di Milano, carica che tenne sino al 1995. Molteplici sono state le attività, i simposi, i convegni, le pubblicazioni sui principali temi di bioetica, da lui ideate, organizzate e seguite.
Memorabile nella storia dell’associazione fu il seminario di Studio sul tema “Etica e salute nella società contemporanea”, a Milano nel 1993. Il professor Cazzullo organizzò l’evento in modo eccezionale avendo quali ospiti, insieme al cardinale Carlo Maria Martini, il professor Adriano Bompiani (ministro per gli Affari sociali), il professor Paolo Mantegazza (rettore dell’Università degli Studi), Sergio D’Antoni (segretario generale della Cisl), l’onorevole Rosa Russo Jervolino (ministro della Pubblica istruzione) e il cardinale Fiorenzo Angelini (assistente nazionale dei Medici Cattolici).
Un altro suo importante campo di interesse e attenzione fu la famiglia. Con particolare competenza e amore ha trattato temi quali “Famiglie aperte alla solidarietà”, “L’infanzia a rischio”, “Bisogni e difficoltà della vita di coppia”, “Il senso morale religioso della sofferenza depressiva”.
Ora il professor Cazzullo, quale servo buono e fedele, è stato chiamato nella Casa del Padre a ricevere il premio di chi ha obbedito al comando: «Ero malato e mi avete visitato». E parafrasando l’ultima preghiera di Paolo VI, noi ripetiamo: «Non è vano il programma del nostro essere di credenti: la nostra carne risorgerà, la nostra vita sarà eterna. Oh! Che la nostra fede pareggi fin d’ora questa promessa realtà. Noi, Carlo Lorenzo, e tutti i viventi in Cristo, beati nell’infinito Iddio li rivedremo». È morto ieri a Milano, a 95 anni, Carlo Lorenzo Cazzullo, uno dei più grandi psichiatri italiani e convinto testimone cristiano. Ne traccia un profilo Alfredo Anzani, vicepresidente europeo dei Medici Cattolici.Il professor Carlo Lorenzo Cazzullo ha fatto parte di quella categoria di uomini che, là dove operano, lasciano il segno della loro creatività. Lo ha fatto nel campo della Medicina, quale professionista eccellente, rigoroso ricercatore e innovatore, e quale testimone cristiano fedele alla propria fede.Come medico, aveva fatto propria la missione del prendersi cura del malato. E lui si è preso cura del malato, quello più fragile e indifeso. Aveva capito, con profonda intuizione diagnostica e terapeutica, che si doveva sdoppiare la Cattedra di Malattie Nervose e Mentali: da una parte la Neurologia, dall’altra la Psichiatria. La legge 28 aprile 1976 n. 238 ha definito la separazione delle due branche e la Psichiatria è divenuta, da allora, disciplina autonoma, fondamentale strumento di formazione di psichiatri per la didattica, la ricerca e l’assistenza.Dotato di una straordinaria capacità di apprendimento nel campo scientifico, di un profondo acume intellettivo, di una ferrea e quanto mai solida logica, del desiderio di conoscere “oltre” al già acquisito, non ha temuto di abbandonare vecchi, obsoleti e abitudinari schemi didattico-scientifici per approdare a nuove metodologie capaci di porre nuove diagnosi e, di conseguenza, nuove terapie.Esperto per conto dell’Organizzazione mondiale della sanità e della Cee per le nuove trasformazioni della Psichiatria, ha costruito l’Istituto di Psichiatria dell’Università di Milano, realizzandolo al Policlinico quindici anni prima della legge di riforma, la 180. L’Istituto ha fondato la psichiatria scientifica in Italia e diffuso una metodologia di ricerca secondo i modelli internazionali. Ha generato due indirizzi: l’uno di sperimentazione e di ricerca, l’altro di diffusione dell’informazione e della formazione scientifico-professionale, sulla base di integrazione biologico-psicologica.Come medico cristiano ha lasciato un’altrettanta significativa testimonianza, dimostrando che tra scienza e fede non c’è e non ci può essere contrapposizione. Il 10 dicembre 1987 venne eletto presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, sezione di Milano, carica che tenne sino al 1995. Molteplici sono state le attività, i simposi, i convegni, le pubblicazioni sui principali temi di bioetica, da lui ideate, organizzate e seguite.Memorabile nella storia dell’associazione fu il seminario di Studio sul tema “Etica e salute nella società contemporanea”, a Milano nel 1993. Il professor Cazzullo organizzò l’evento in modo eccezionale avendo quali ospiti, insieme al cardinale Carlo Maria Martini, il professor Adriano Bompiani (ministro per gli Affari sociali), il professor Paolo Mantegazza (rettore dell’Università degli Studi), Sergio D’Antoni (segretario generale della Cisl), l’onorevole Rosa Russo Jervolino (ministro della Pubblica istruzione) e il cardinale Fiorenzo Angelini (assistente nazionale dei Medici Cattolici).Un altro suo importante campo di interesse e attenzione fu la famiglia. Con particolare competenza e amore ha trattato temi quali “Famiglie aperte alla solidarietà”, “L’infanzia a rischio”, “Bisogni e difficoltà della vita di coppia”, “Il senso morale religioso della sofferenza depressiva”.Ora il professor Cazzullo, quale servo buono e fedele, è stato chiamato nella Casa del Padre a ricevere il premio di chi ha obbedito al comando: «Ero malato e mi avete visitato». E parafrasando l’ultima preghiera di Paolo VI, noi ripetiamo: «Non è vano il programma del nostro essere di credenti: la nostra carne risorgerà, la nostra vita sarà eterna. Oh! Che la nostra fede pareggi fin d’ora questa promessa realtà. Noi, Carlo Lorenzo, e tutti i viventi in Cristo, beati nell’infinito Iddio li rivedremo».