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Calamità

Terremoto in Abruzzo, raccolta fondi della Caritas

Parrocchie e volontari si sono allertati fin dalle prime ore per offrire il proprio contributo economico e personale. Le Caritas parrocchiali e decanali non devono prendere alcuna iniziativa individuale, ma coordinarsi con Caritas Ambrosiana per non creare confusione o difficoltà all'opera dei soccorsi

Mauro COLOMBO Redazione

7 Aprile 2009
Firefighters remove debris in the city of L'Aquila, after a strong earthquake rocked central Italy, early Monday, April 6, 2009. A powerful earthquake struck central Italy early Monday, killing at least 16 people, collapsing buildings and leaving thousands of people homeless, officials and news reports said. Officials said the death toll was likely to rise as rescue crews made their way through the debris. (AP Photo/Pier Paolo Cito)

A poco più di 24 ore dal sisma che ha colpito L’Aquila e l’Abruzzo, il bilancio provvisorio documenta di 179 morti (quaranta non ancora identificati), 34 dispersi e 1.500 feriti. Gli sfollati sono complessivamente 17 mila (10 mila nel capoluogo e 7120 in provincia).
Sia all’Aquila, sia nei Paesi limitrofi (il più devastato è Onna: 39 morti su 250 abitanti, il 70% delle case distrutto), proseguono senza sosta i lavori di scavo, che hanno consentito sinora di estrarre vive dalle macerie un centinaio di persone. Le operazioni sono state ostacolate dalla pioggia e dalle decine di scosse susseguitesi nel corso della notte. Notte che migliaia di persone hanno trascorso nelle tendopoli allestite dalla Protezione civile, oppure in auto, mentre continuano i trasferimenti verso gli alberghi della costa.
La Diocesi di Milano partecipa al dolore dei famigliari delle vittime ed esprime vicinanza e solidarietà alla popolazione dell’Abruzzo e all’Arcidiocesi dell’Aquila nella persona dell’Arcivescovo monsignor Giuseppe Molinari.
Ha dichiarato don Dionisio Rodriguez Cuartas, direttore della Caritas diocesana dell’Aquila e parroco di Paganica: «Ci sono almeno tre morti nella mia parrocchia, ma temo aumenteranno perché le parti vecchie del paese erano già tutte fatiscenti». Fonti di Caritas Italiana riferiscono che sia andata distrutta anche la sede della Caritas diocesana.
Caritas Ambrosiana è in stretto contatto con Caritas Italiana e la rete delle Caritas diocesane abruzzesi operative in loco, per favorire il lavoro di aiuto e soccorso alla popolazione. È partita una raccolta di fondi, i cui estremi sono evidenziati nel box a fianco. Parrocchie e i volontari si sono già allertati per offrire il proprio contributo economico e personale. Le Caritas parrocchiali e decanali non devono prendere alcuna iniziativa individuale, ma coordinarsi con Caritas Ambrosiana per non creare confusione o difficoltà all’opera dei soccorsi. A poco più di 24 ore dal sisma che ha colpito L’Aquila e l’Abruzzo, il bilancio provvisorio documenta di 179 morti (quaranta non ancora identificati), 34 dispersi e 1.500 feriti. Gli sfollati sono complessivamente 17 mila (10 mila nel capoluogo e 7120 in provincia).Sia all’Aquila, sia nei Paesi limitrofi (il più devastato è Onna: 39 morti su 250 abitanti, il 70% delle case distrutto), proseguono senza sosta i lavori di scavo, che hanno consentito sinora di estrarre vive dalle macerie un centinaio di persone. Le operazioni sono state ostacolate dalla pioggia e dalle decine di scosse susseguitesi nel corso della notte. Notte che migliaia di persone hanno trascorso nelle tendopoli allestite dalla Protezione civile, oppure in auto, mentre continuano i trasferimenti verso gli alberghi della costa. La Diocesi di Milano partecipa al dolore dei famigliari delle vittime ed esprime vicinanza e solidarietà alla popolazione dell’Abruzzo e all’Arcidiocesi dell’Aquila nella persona dell’Arcivescovo monsignor Giuseppe Molinari.Ha dichiarato don Dionisio Rodriguez Cuartas, direttore della Caritas diocesana dell’Aquila e parroco di Paganica: «Ci sono almeno tre morti nella mia parrocchia, ma temo aumenteranno perché le parti vecchie del paese erano già tutte fatiscenti». Fonti di Caritas Italiana riferiscono che sia andata distrutta anche la sede della Caritas diocesana.Caritas Ambrosiana è in stretto contatto con Caritas Italiana e la rete delle Caritas diocesane abruzzesi operative in loco, per favorire il lavoro di aiuto e soccorso alla popolazione. È partita una raccolta di fondi, i cui estremi sono evidenziati nel box a fianco. Parrocchie e i volontari si sono già allertati per offrire il proprio contributo economico e personale. Le Caritas parrocchiali e decanali non devono prendere alcuna iniziativa individuale, ma coordinarsi con Caritas Ambrosiana per non creare confusione o difficoltà all’opera dei soccorsi. Per contribuire – Causale terremoto Abruzzo 2009DONAZIONE DIRETTA presso l’Ufficio Raccolta Fondi in via San Bernardino, 4 a Milano (lun-gio, h 9.30-12.30 e 14.30-17.30, ven h 9.30-12.30)CCP n. 13576228 intestato a Caritas Ambrosiana OnlusCC BANCARIO n. 578 – Cin P, ABI 03512, Cab 01602 presso l’ag. 1 di Milano del Credito Artigiano e intestato a Caritas Ambrosiana onlus, Iban: IT16 P 0351201602000000000578TRAMITE CARTE DI CREDITO: telefonare al n. 02.76.037.324 in orari di ufficio – – Il dramma alle 3.32Monsignor Ghidelli: «Preghiamo per le vittime»Il cordoglio del Papa e dell’Arcivescovo –