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Progetto

“Do Eu know?” Costruire l’Europa dei popoli

Caritas Ambrosiana e Presidenza del Consiglio comunale di Milano hanno presentato oggi un programma che mira ad avvicinare i cittadini alle istituzioni comunitarie. Lo lancerà un grande convegno in programma domani a Palazzo Marino

Stefania CECCHETTI Redazione

30 Marzo 2009

Quanto siamo europei? Poco, se pensiamo che meno di un italiano su cinque sa quando si terranno le prossime elezioni europee. O che le aziende nazionali partecipano ai fondi comunitari per la ricerca e lo sviluppo meno di Estonia e Ungheria: stati da poco entrati nell’Unione, mentre l’Italia, non dimentichiamolo, è tra i Paesi fondatori. Per rimediare a questa preoccupante disaffezione europea la Caritas Ambrosiana e la Presidenza del Consiglio comunale di Milano hanno presentato oggi il progetto “Do Eu know?” che nasce nell’ambito del programma comunitario “Europa per i cittadini”.
«Un progetto importante non solo per la città di Milano, ma per l’intero Paese», lo ha definito Manfredi Palmeri, presidente del Consiglio comunale di Milano, perché ha a che fare con un tema, quello della vicinanza dei cittadini alle istituzioni, decisamente trasversale. Infatti il progetto vive una dimensione strettamente territoriale, testimoniata dalla volontà di coinvolgere i Consigli di zona della città, perché, come ha detto Andrea Fanzago, vicepresidente del Consiglio comunale: «vogliamo portare i temi dell’Europa là dove vivono le persone, perché divengano patrimonio delle persone».
Ma “Do Eu know?” ha anche una dimensione internazionale. Milano, infatti, farà da capofila, e successivamente l’iniziativa si ripeterà in altre cinque città europee: Atene (Grecia),Valladolid (Spagna), Linkoping (Svezia), Veliko Turnova (Bulgaria), Varsavia (Polonia). Quanto siamo europei? Poco, se pensiamo che meno di un italiano su cinque sa quando si terranno le prossime elezioni europee. O che le aziende nazionali partecipano ai fondi comunitari per la ricerca e lo sviluppo meno di Estonia e Ungheria: stati da poco entrati nell’Unione, mentre l’Italia, non dimentichiamolo, è tra i Paesi fondatori. Per rimediare a questa preoccupante disaffezione europea la Caritas Ambrosiana e la Presidenza del Consiglio comunale di Milano hanno presentato oggi il progetto “Do Eu know?” che nasce nell’ambito del programma comunitario “Europa per i cittadini”.«Un progetto importante non solo per la città di Milano, ma per l’intero Paese», lo ha definito Manfredi Palmeri, presidente del Consiglio comunale di Milano, perché ha a che fare con un tema, quello della vicinanza dei cittadini alle istituzioni, decisamente trasversale. Infatti il progetto vive una dimensione strettamente territoriale, testimoniata dalla volontà di coinvolgere i Consigli di zona della città, perché, come ha detto Andrea Fanzago, vicepresidente del Consiglio comunale: «vogliamo portare i temi dell’Europa là dove vivono le persone, perché divengano patrimonio delle persone».Ma “Do Eu know?” ha anche una dimensione internazionale. Milano, infatti, farà da capofila, e successivamente l’iniziativa si ripeterà in altre cinque città europee: Atene (Grecia),Valladolid (Spagna), Linkoping (Svezia), Veliko Turnova (Bulgaria), Varsavia (Polonia). Le tappe Il percorso, che sfocerà nella presentazione di alcune raccomandazioni a rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo, prevede la costituzione di tre gruppi qualificati di discussione, composti ognuno da persone selezionate fra tre diverse tipologie: giovani, adulti, operatori sociali. Ogni gruppo, guidato da un tutor, seguirà un breve corso di formazione sulle novità introdotte dalla nuova Costituzione Europea (il Trattato di Lisbona) e approfondirà temi d’interesse specifici. Sarà dunque un modo concreto che i cittadini avranno per partecipare ai processi decisionali comunitari. Come ha sottolineato don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana: «Cerchiamo il coinvolgimento reale delle persone per colmare quel “deficit democratico” che fa sentire l’Europa lontana. Perché l’integrazione riesca, perché alla fine le diverse culture si riconoscano in valori comuni, bisogna parlare meno dell’Europa dei mercati e più dell’Europa dei popoli».Prima tappa di questo cammino europeo sarà il Convegno “Il ruolo delle istituzioni e dei cittadini per un’Europa più democratica. Verso il nuovo Trattato”, che si terrà domani dalle 9.00 alle 17.30 a Palazzo Marino. Da questo momento partirà anche la campagna di reclutamento per i gruppi del progetto “Do Eu know?”: le candidature saranno raccolte attraverso una scheda di partecipazione che si può scaricare dal sito del Comune di Milano e di Caritas Ambrosiana. L’ufficio Europa di Caritas Ambrosiana si occuperà di vagliarle e selezionarle. Ciascun gruppo si riunirà quattro volte da aprile a luglio, con la partecipazione di europarlamentari, docenti universitari, esperti del Centre européen de rencontre et de ressourcement di Gargnano. Gli incontri si svolgeranno presso la Caritas Ambrosiana, a Palazzo Marino e eventualmente nelle sedi dei Consigli di zona che ne faranno richiesta.

La lontanaza dei cittadini dalle istituzioni comunitarie è preoccupante: meno di un italiano su cinque sa dire quando si terranno le prossime elezioni europee