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L’alternativa: Gruppi d’acquisto solidale

28 Luglio 2008

Sperimentare un modo diverso di fare la spesa, rispettoso dei lavoratori e dell’ambiente. È questa, riassunta in un’unica frase, la filosofia dei Gas (Gruppi d’acquisto solidale), famiglie che si uniscono per l’acquisto di alimenti al di fuori della grande distribuzione. Ma non si tratta solo di strappare al produttore qualche sconto all’inno di “l’unione fa la forza”, piuttosto, di vivere l’acquisto in modo critico e fare della spesa un’occasione di incontro e di confronto.
Spiegano i membri del Gas di Brugherio, attivo dall’estate del 2005: «La procedura è semplice: ci si riunisce, solitamente una volta alla settimana, e si invia l’ordine direttamente al produttore, che in sette giorni consegna gli alimenti». Prodotti freschi, di stagione, «più gustosi di quelli dei supermercati», assicurano.
La forza di essere un gruppo, e dunque di effettuare ordini ingenti, consente di tenere bassi i prezzi di frutta e verdura, ma stimola anche discussioni e riflessioni in ordine all’acquisto. Spiegano i membri del gruppo che la “spesa giusta”, secondo i criteri dei Gas, «non può prescindere dal rispetto del lavoratore: il produttore che fornisce la merce al Gas deve poter garantire al dipendente un salario e condizioni di lavoro giuste». Frutta e verdura ordinate sono quelle di stagione: si privilegia l’agricoltore che sceglie di rispettare l’ambiente, non usando pesticidi e in armonia con i ritmi delle stagioni.
Altro principio fondamentale è quello della “filiera corta”, vale a dire il minor numero possibile di passaggi tra chi produce e chi acquista, e quindi un minor impatto ambientale dato dalla riduzione al minimo dei trasporti. Non si pensi però che l’acquisto solidale sia elitario (a causa dei prezzi) o comporti sacrifici (per i buongustai): spesso la spesa in gruppo è più economica di quella nei supermercati e la varietà degli alimenti disponibili permette anche gustosi sfizi, con prodotti locali e tipici. Come le arance ordinate dalla Sicilia o l’olio dalla Locride (prodotto da una delle cooperative che offrono un’alternativa concreta alla ’ndrangheta), o ancora le mele dalla Valtellina e dal Mantovano.
Il fulcro del Gas, concludono, consiste nel «portare in riunione i propri bisogni e mettere a disposizione del gruppo idee, tempo, opinioni: il Gas è un gruppo di persone che vive un’esperienza di concretizzazione di valori». Sono centinaia i Gas sorti negli ultimi anni, formati per lo più da una decina di nuclei familiari ciascuno: per conoscere e contattare quello più vicino a casa propria è sufficiente consultare l’elenco pubblicato sul sito internet www.retegas.org, che contiene indirizzi e numeri telefonici suddivisi per provincia.
Filippo Magni