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I medici lombardi: «Mai votato il documento pro legge 194»

Dopo quella dell'Amci Milano, un'altra presa di posizione critica nei confronti del comunicato diffuso nei giorni scorsi dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri

5 Giugno 2008

26/02/2008

Monta la polemica sul documento con cui la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, la scorsa settimana, aveva preso posizione a favore della legge 194, della pillola del giorno dopo e della Ru 486. Già il quotidiano Avvenire, nei giorni scorsi, aveva segnalato come il Consiglio nazionale della Fnomceo non avesse votato quel documento.

Dopo il comunicato dell’Amci Milano («la Federazione ritiene di rappresentare veramente il pensiero della maggioranza dei medici italiani?»), ora a esprimersi sono i presidenti degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri della Lombardia. Presenti al Consiglio nazionale Fnomceo del 22 e 23 febbraio scorsi, affermano che «non è mai stato messo in votazione (e quindi neanche approvato) il documento oggetto del comunicato» diffuso sabato 23 febbraio.

Aggiungono inoltre che l’oggetto del comunicato stampa è stata una relazione presentata insieme ad altre 13 relazioni sui temi più diversi. E ricordano come la discussione in sede di Consiglio si sia concentrata sul testo del documento conclusivo, che esprimeva il parere condiviso dei presidenti presenti, mentre «le singole relazioni non sono state oggetto di votazione».

I presidenti degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri lombardi chiedono infine che venga convocato d’urgenza un Consiglio nazionale in cui trattare specificatamente le tematiche oggetto del comunicato stampa, «che non possono essere liquidate con generiche dichiarazioni di condivisione di contenuti tutti da verificare nei fatti».