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Un tessuto di connessioni alla Galleria d’arte sacra dei contemporanei

Il Museo di Villa Clerici a Milano è rimasto a lungo chiuso per la pandemia, ma molte sono state le iniziative avviate e realizzate, soprattutto di inclusione. Come spiega il direttore Luigi Codemo.

14 Aprile 2021

Come tutti i musei, anche la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Milano da marzo 2020 è rimasta chiusa per lunghi periodi. Ma non per questo è rimasta ferma.

«Abbiamo continuato a far vivere il museo, facendo una scelta precisa –-spiega il direttore, Luigi Codemo -: mantenere un tessuto di connessioni senza riversare tutto e subito online. La buona comunicazione digitale, infatti, non si improvvisa».

Si è quindi optato per un metodo che coinvolgesse piccoli gruppi di persone, con incontri a distanza e laboratori in presenza (quando possibile) cercando di andare in profondità, interrogando la collezione della Galleria di Villa Clerici, sviluppando occasioni e strumenti per scoprirla e conoscerla meglio, documentando man mano il tutto.

Molte delle azioni intraprese fanno parte del progetto OpenArtLab che la GASC ha realizzato in partnership con Fondazione Luigi Clerici e con il cofinanziamento del Bando 57 della Fondazione di Comunità Milano.

Con il progetto “Interpreti della diversità” si è creato dei focus group in collaborazione con Abcittà per raccogliere modi diversi di leggere le opere della collezione, coinvolgendo persone con culture e spiritualità anche molto diverse da quelle in cui le opere del museo sono state create, iniziando così a costruire una “Biblioteca di Interpretazioni”.

Si sono poi tenuti laboratori musicali attraverso uno strumento molto particolare, il Kibo, coinvolgendo i ragazzi che frequentano i servizi del Centro Psicopedagogico della Casa di Redenzione Sociale, come il Centro Diurno e Apprendere Facile per i giovani con DSA, ed anche persone con disabilità del vicino Centro Cura e Riabilitazione. Alcuni dei piccoli gruppi sono giunti a realizzare brevi composizioni musicali ispirate alle opere del museo;

Poi si sono organizzati laboratori con studenti per la creazione di tour virtuali all’interno di Villa Clerici, unendo tecnologia, arte e creatività per accompagnare nella scoperta della villa e delle sue opere d’arte;

Giovani operatori video del CFP di Rho della Fondazione Luigi Clerici stanno girando brevi video per illustrare la collezione d’arte; inoltre sono stati ideati nuovi percorsi tematici per scoprirla sotto nuovi punti di vista.

«Insomma – conclude Codemo – abbiamo continuato a coinvolgere e connettere corpi e menti, a distanza o, quando permesso, in presenza. Molto del materiale accumulato in questo periodo lo andremo a condividere un po’ alla volta con tutto il pubblico».

Per informazioni visitare il sito www.villaclerici.it