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Milano

Un “Magnificat” nel segno dell’Editto

Leonardo Schiavo ha vinto il Concorso di musica sacra indetto da Veneranda Fabbrica e Casa Ricordi: la sua opera sarà eseguita in Duomo il 18 settembre nell’ambito del Festival Mito e delle celebrazioni costantiniane

27 Giugno 2013

Il primo Concorso internazionale di composizione di musica sacra, organizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, da Casa Ricordi e dal Festival MITO SettembreMusica ha un vincitore: si tratta del maestro Leonardo Schiavo, 30 anni, di Montecchio Maggiore (Vicenza), autore di un Magnificat per orchestra, soli e coro, partecipante al Concorso con il motto “Lucexcolor”.

Il brano del Magnificat, canto mariano di lode e di ringraziamento, per usare le parole di Benedetto XVI «resta la più vera e profonda interpretazione della storia»: un testo particolarmente significativo, dunque, per un anno di grandi eventi in occasione dell’Anno della Fede e dei 1700 anni dell’Editto di Milano. Una partitura densa di ricchi e suggestivi intarsi armonici, che arricchirà la Sezione Musicale dell’Archivio della Veneranda Fabbrica di un altro prezioso documento.

Il Concorso era aperto ai compositori di tutto il mondo che nel 2013 non avessero compiuto i 40 anni di età, e richiedeva la composizione di un brano di musica sacra per orchestra, soli e coro. La prima fase si era conclusa il 31 maggio. Riunitasi lunedì 24 giugno, la Giuria – presieduta da Luis de Pablo e composta da Enzo Restagno, George Benjamin, Azio Corghi, Fabio Vacchi e dal maestro della Cappella Musicale del Duomo don Claudio Burgio – dopo due giorni di lavoro ha proclamato all’unanimità il vincitore.

Oltre al riconoscimento di un premio in denaro, il brano del maestro Leonardo Schiavo vedrà la partitura pubblicata da Casa Ricordi e la prima esecuzione mondiale in occasione di un grande concerto il 18 settembre nel Duomo di Milano, con l’Orchestra e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi diretti da Ruben Jais, nell’ambito della settima edizione del Festival MITO SettembreMusica.