Share

Storia

Olocausto, deportazione, resistenza: per non dimenticare

Una serie di iniziative didattiche e culturali promosse a Milano e in provincia dalla Fondazione Memoria della Deportazione in occasione del Giorno della Memoria.

18 Gennaio 2017

19 gennaio, giovedì ore 12 Milano, corso Magenta 55, posa della prima pietra di inciampo di Milano in ricordo di Alberto Segre. Seguirà la posa delle pietre in memoria di Gianluigi Banfi, Adele Basevi Lombroso, Dante Coen, Melchiorre De Giuli, Giuseppe Lenzi. L’iniziativa è promossa in accordo col Comune di Milano dal Comitato “Pietre d’inciampo” di Milano, del quale la nostra Fondazione è ente fondatore e promotore.

20 gennaio venerdì ore 17.30, a Milano a Palazzo Isimbardi (Sala Affreschi, via Vivaio n. 1), la Fondazione Memoria della Deportazione, con la Città metropolitana di Milano, l’Istituto di Studi e Ricerche Storiche e Sociali Bonaventura Gidoni e la Federazione Maestri del Lavoro presentano il libro di Livio Zerbinati, Leo e Lucia. Una storia italiana tra fascismo antisemitismo e deportazione (Cierre, 2006). Interverranno Beatrice Uguccioni, Massimo Castoldi, Andrea Jarach, Giuliano Pisapia, Carlo Tognoli. Introdurrà Alberto Mattioli. Sarà presente l’autore.

24-25 gennaio martedì-mercoledì a Milano al Liceo Vittorio Veneto (Via Angelo de Vincenti, 7), dalle 9 alle 11 per due incontri successivi il prof. Massimo Castoldi, incontrerà con Francesca Costantini (collaboratrice  CDEC), Sara Buda (ricercatrice CDEC), e l’attrice Corinna Grandi gli studenti del liceo sul tema I luoghi della memoria di Milano, con particolare attenzione ai luoghi della memoria ebraica e presentazione della collana Topografia della memoria 1919-1948, diretta da Massimo Castoldi e del volume I luoghi della memoria ebraica di Milano (Mimesis, 2016) di Francesca Costantini con premessa di Liliana Picciotto.

27 gennaio venerdì ore 11.15 a Milano Sala Conferenze di Palazzo Reale (piazza Duomo 14) il prof. Massimo Castoldi per conto della Fondazione Memoria della Deportazione coordinerà l’incontro tra gli studenti milanesi e Venanzio Gibillini (deportato a Flossenbürg) e Franco Schoenheit (deportato a Buchenwald), alla presenza di Raffaele Cattaneo, Presidente Consiglio Regionale Lombardia e Giuseppe Sala, Sindaco di Milano. “Agli increduli, agli indifferenti agli apolitici” i sopravvissuti ai lager nazisti hanno detto “Mai Più ghetti e deportazioni”. L’incontro è organizzato da Comitato permanente antifascista, Comunità ebraica di Milano, Fondazione CDEC, Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Regione Lombardia, Comune di Milano, Aned e Fondazione Memoria della Deportazione.

29 gennaio domenica alle ore 11.00, si proietterà nell’Auditorium della Società Umanitaria (ingresso da Via San Barnaba 48) il documentario che l’Armata rossa girò il 27 gennaio 1945 La liberazione di Auschwitz. Interverranno la Presidente della Fondazione Memoria della Deportazione Floriana Maris, Gustavo Ghidini, Responsabile Commissione Cultura, Società Umanitaria, e Filippo Del Corno, assessore alla Cultura, Comune di Milano. Il documentario originale fu girato il 27 gennaio 1945 dal primo reggimento ucraino dell’Armata Rossa, che liberò Auschwitz, e ora recuperato in versione originale. I cameramen descrivono le condizioni del campo e ricostruiscono, anche con interviste dei soldati e dei sopravvissuti, i metodi di sterminio, gli inumani esperimenti ‘medici’, e la vita quotidiana del campo. Alcune di queste riprese sono state ammesse come prova durante il processo di Norimberga. Il filmato è intervallato da un’intervista al cameraman sovietico Aleksander Vorontzov, che ha girato la maggior parte del materiale mostrato. Alla proiezione è prevista anche la partecipazione di Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute del campo di Auschwitz, inesausta assertrice del dovere della memoria.

30 gennaio lunedì alle ore 8:30 il prof. Massimo Castoldi incontrerà per conto della Fondazione Memoria della Deportazione gli studenti dell’Istituto Falck in via Leonardo da Vinci a Cologno Monzese (MM Cologno Nord) sul tema I luoghi della memoria della città di Milano: storie di Resistenza e di Deportazione.

Per maggiori informazioni si può fare riferimento al sito: http://fondazionememoriadeportazione.it

Leggi anche

1943-45
Carlo Sonzini

Don Sonzini e la “storia ebraica”
della Casa San Giuseppe a Varese

L'eroismo silenzioso del monsignore varesino, giornalista e teologo, che insieme ad altri sacerdoti e suore ambrosiani diede rifugio e mise in salvo decine di perseguitati e di ebrei, braccati dai nazifascisti.

di Luca FRIGERIO

Giorno della Memoria
Romegialli

L’amore di una madre più forte dell’inferno dei lager

Da un atto di violenza, una vita nata tra gli orrori dei campi di prigionia nazistie una maternità difesa anche dall’ostilità dei propri cari. E poi l’impegno di una figlia a rendere onore a chi la mise al mondo: la storia commovente di Augusta e Maria Rosa Romegialli.

di Alberto GALIMBERTI

Memoria
Teresio Olivelli

Teresio Olivelli, il difensore dei deboli
nella tempesta della guerra

Un ricordo nel centenario della nascita di uno dei protagonisti della resistenza cattolica, autore della "Preghiera del ribelle" e tra i fondatori del giornale clandestino di lotta contro il nazifascismo. I suoi mesi milanesi, prima dell'arresto e della deportazione nei lager, dove morì avendo esercitato eroicamente le virtù cristiane. Papa Francesco lo ha dichiarato Venerabile.

di Luca FRIGERIO

Storia
lager nazismo triangolo rosso deportazione

Don Paolo Liggeri,
ribelle per amore nei lager nazisti

Nei giorni terribili dell'occupazione nazista, il sacerdote che a Milano aveva fondato "La Casa" diede rifugio e salvezza a ebrei e perseguitati razziali. Per questo nel 1944 venne arrestato e deportato nei campi di concentramento di Mauthausen, Gusen e Dachau, dove continuò a dare testimonianza della speranza cristiana.

di Luca FRIGERIO

Giorno della Memoria
leggi razziali ebrei

Per non dimenticare:
la persecuzione degli ebrei in Italia

Nel 2000 il Parlamento italiano approvava la legge che «riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

di Luca FRIGERIO