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Dal 22 novembre

Leonardo torna in Duomo

Fino al 23 febbraio una mostra per riscoprire i segreti del progetto per il tiburio della Cattedrale: in esposizione i disegni del Codice Atlantico e un percorso immersivo per scoprire la Milano dei Visconti e degli Sforza

21 Novembre 2019

Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare i cinquecento anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano rende omaggio al grande genio fiorentino raccontando al pubblico il suo coinvolgimento nelle vicende del cantiere della Cattedrale alla fine del Quattrocento.

La mostra «Il Duomo al tempo di Leonardo» (22 novembre 2019 – 23 febbraio 2020) disegna il volto del Duomo negli anni in cui Leonardo è chiamato insieme ad altre menti eccelse a risolvere una delle più affascinanti sfide della sua storia: la costruzione del tiburio. Sullo sfondo, la corte Sforzesca di Gian Galeazzo e Ludovico il Moro (1482-1499) fa da cornice a un periodo storico tra i più fecondi nella storia del Monumento.

La mostra, sotto la direzione del Comitato Scientifico della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano all’interno della Sala Gian Galeazzo del Museo del Duomo, patrocinata dall’Arcidiocesi di Milano, dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, da Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dal Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, promossa in collaborazione con il Politecnico di Milano, si svolge nell’ambito del palinsesto comunale di «Milano e Leonardo 500». L’esposizione è resa possibile anche grazie al sostegno di Borsa Italiana e di Eberhard Italia.

Il progetto

Nella seconda metà del Quattrocento il cantiere del Duomo avvia la realizzazione di alcune opere fondamentali. Al suo interno prosegue l’elaborazione di progetti per gli altari, per le vetrate, mentre la nomina di Franchino Gaffurio nel 1484 a maestro della Cappella Musicale del Duomo, dopo anni di crisi, porta alla rifondazione di questa importante istituzione musicale.

Negli anni Ottanta del Quattrocento, Leonardo arrivò a Milano al servizio della corte Sforzesca (1482-1499) e si trovò coinvolto come altri architetti e illustri ingegneri suoi contemporanei – tra cui Donato Bramante, Luca Fancelli, Francesco di Giorgio Martini e altre personalità tra le più eminenti del tempo – nel dibattito relativo alla soluzione del problema architettonico del tiburio della Cattedrale.

La presenza di Leonardo tra i ponteggi del Duomo è testimoniata dai Registri dell’Archivio della Veneranda Fabbrica, dai disegni del Codice Atlantico e da altri manoscritti. Grazie alla collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana e in particolare con il Prefetto monsignor Marco Ballarini, il progetto di Leonardo tornerà così idealmente in Cattedrale dopo cinque secoli.

Sei secoli di sfide

Il racconto di questo capitolo nella storia del Duomo si arricchisce in mostra anche di uno sguardo rivolto al presente e alla vocazione della Fabbrica che, oggi come ieri, custodisce, tutela e valorizza il Duomo e il suo patrimonio storico-artistico. Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano, che costantemente supporta il cantiere della Cattedrale nel monitoraggio continuo del Monumento e a partire dai rilievi realizzati dal dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni sul tiburio nell’ultima campagna di restauro, è stato realizzato un approfondimento multimediale che permetterà di immaginare, rielaborando graficamente i disegni realizzati da Leonardo nel Codice Atlantico, quale fosse la soluzione proposta dal genio fiorentino per la realizzazione del tiburio.

Il percorso espositivo vero e proprio, preceduto da una parte immersiva che condurrà il visitatore nel Cantiere del Duomo dalla contemporaneità alla Milano quattrocentesca, è suddiviso in cinque sezioni, con l’esposizione di documenti, libri, disegni e opere di proprietà della Veneranda Fabbrica del Duomo e di altri importanti enti milanesi: (I) Il cantiere del Duomo nel Quattrocento; (II) Il cantiere armonico di Franchino Gaffurio; (III) Leonardo e il Duomo; (IV) La sfida del tiburio; (V) la Guglia Maggiore, con un approfondimento dedicato ai lavori sul tiburio di questi anni.