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Cultura

In Europa l’integrazione
passa anche attraverso il multilinguismo

Iniziative in tutti i Paesi dell'Unione per la Giornata europea delle lingue.

26 Settembre 2012

«Il giorno in cui l‘Europa cessasse di parlare tutte le sue numerose lingue sarebbe il giorno in cui l’Europa – come idea, come progetto – finirebbe di esistere». Androulla Vassiliou, commissaria europea per la cultura e il multilinguismo, interviene a proposito della odierna Giornata europea delle lingue. «Uno degli obiettivi principali dell’Unione – afferma – è di collaborare per costruire insieme una società migliore nel pieno rispetto delle differenze. Per questa missione la lingua è essenziale. Se smettessimo di darci la pena di imparare le lingue dei nostri vicini, probabilmente comprenderemmo di meno le loro preoccupazioni».

Per questa ragione l’Ue27 assegna all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue un ruolo essenziale e investe circa un miliardo di euro l’anno per promuovere le competenze linguistiche soprattutto attraverso il programma Erasmus e le iniziative nelle scuole. La Giornata europea delle lingue, organizzata congiuntamente da Commissione Ue e Consiglio d’Europa, prevede manifestazioni in numerose città europee. Ad esempio a Praga si terrà una sessione di conversazione multilingue, a Sofia è previsto un “World café”; una sfida rap multilingue si terrà ad Aarhus (Danimarca) e una serata di poesia in lingua straniera è fissata a Cardiff (Galles).

La Commissione organizza per il 26-27 settembre anche un proprio evento a Limassol (Cipro), «dove oltre 400 delegati si riuniranno per cercare modi per migliorare l’apprendimento delle lingue». Il Consiglio d’Europa promuove – sempre nell’ambito della Giornata delle lingue – iniziative sul tema nei 47 Paesi membri mediante la campagna “Talk to me!”, in collaborazione con il Centro europeo per le lingue moderne di Graz, in Austria. «Gli eventi – spiegano le due istituzioni – vogliono soprattutto incoraggiare le persone di tutte le età, nella scuola e al di fuori di essa, ad imparare le lingue e celebrare la diversità culturale e linguistica».

 Nella sola Unione europea (27 Stati membri) sono riconosciute 23 lingue ufficiali, che diventeranno 24 il prossimo anno con l’adesione della Croazia; a queste vanno aggiunte circa 60 lingue regionali o minoritarie e più di 175 lingue parlate dai migranti giunti in questi anni nel vecchio continente.