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Libri

Il presepe e i poveri nelle periferie di oggi

Il nuovo libro di Silvio Mengotto, con prefazione di Gianni Borsa presidente dell’Azione cattolica ambrosiana, torna a parlarci di Gesù che nasce tra i presepi moderni dove «i pastori» hanno il volto e la storia dei poveri, di chi è stato scartato, emarginato. «I poveri – dice don Roberto Malgesini – sono la vera carne di Cristo»

18 Dicembre 2020

«Il presepe – dice Gianni Borsa – è per i poveri della terra, per questo Gesù viene sempre!» Silvio Mengotto torna a scrivere della Natività e del presepe come aveva fatto anni fa con il suo bel volume Angeli a Natale. Le pagine che forse più caratterizzano questa opera sono quelle dedicate ai “pastori di oggi”, ai nuovi personaggi del presepe di Betlemme: i poveri, i rom, i rifugiati, i senzatetto, che abitano per le strade di Milano o alla Stazione Centrale, in qualche angolo buio della metropoli o lungo i binari delle Ferrovie Nord o in altri luoghi, nascosti agli occhi dei più «perché non c’era posto per loro nell’albergo».

Gesù, coccolato da Maria e Giuseppe, nasce ancora, nasce – fa intendere Mengotto – prima di tutto per i pastori di oggi». Don Primo Mazzolari ci ricorda che i sentieri del presepe sono diversi quanto dimenticati: quello del silenzio, dove la Parola si fa carne per amore dell’umanità, il sentiero della solidarietà per tutti, incominciando dai poveri, il sentiero dell’essenzialità non dell’opulenza, il sentiero della ricerca rappresentato dalle figure dei magi, cioè pagani che, mettendosi in gioco, cercano la verità.

La «matematica di Dio», che moltiplica per divisione, si studia per le strade dove vivono i senza tetto. Per questo nel libro l’autore parla dell’esperienza delle 3P (Parola, Preghiera e Poveri) dove i giovani dell’Azione cattolica ambrosiana, da sette anni, invitano i senza tetto del centro di Milano per il pranzo di fine anno. «Ieri – dice don Luca Ciotti – una mamma ci ha preparato alcune cose dicendomi “la carne e la pasta che ho cucinato è la stessa che ho preso per cucinare per noi e per il primo dell’anno”. Questo per dire se il povero è Gesù, bisogna trattarlo da Dio. Oggi uno di voi ha sbancato i premi, tra questi una felpa che ha regalato ad un amico perché non ne aveva bisogno. Io non so se l’avrei fatto. Il meno e il più voi lo sapete meglio di noi. Voi siete maestri». Don Roberto Malgesini dopo la Messa quotidiana andava per le strade di Como ad incontrare gli esclusi, gli scartati. A loro portava caffè e biscotti, ma soprattutto la comunione del dialogo. Poche parole per dire che “nonostante tutto tu sei importante”.

Il libro termina con la cronaca dell’imponente manifestazione degli studenti milanesi del 27 settembre ’19 contro il degrado ambientale nel pianeta terra. «Questi sintomi di disuguaglianza – dice papa Francesco – rivelano una malattia sociale; è un virus che viene da un’economia malata. Dobbiamo dirlo semplicemente: l’economia è malata. È il frutto di una crescita economica iniqua – questa è la malattia – che prescinde dai valori umani fondamentali». Disuguaglianza sociale e degrado ambientale «vanno di pari passo – continua papa Francesco – e hanno la stessa radice (Laudato sì, 101): quella del peccato di voler possedere, di volere dominare i fratelli e le sorelle, di volere possedere e dominare la natura e lo stesso Dio. Ma questo non è il disegno della creazione». L’intuizione della giovanissima leader mondiale, Greta Thumberg  è stata quella di dire ai potenti del mondo che i giovani sono poveri di futuro ma lo stanno costruendo. Il volume pubblica le fotografie di  molte persone citate e conosciute dall’autore!

* Silvio Mengotto, Presepi  I poveri nelle periferie di oggi, Copyright 2020, Il MIO LIBRO, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.  

Per l’acquisto del libro: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/530597/presepi/