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In libreria

Il cardinal Martini e la Terra Santa nel racconto di Garzonio

Una nuova edizione di ETS offre l’opportunità di cogliere risonanze martiniane in un viaggio in Israele, lasciandosi guidare “dal vento e dal fuoco dello Spirito”.

27 Agosto 2020

Il 10 febbraio 1980 l’arcivescovo Carlo Maria Martini faceva il suo ingresso ufficiale, a piedi, nella diocesi di Milano. Per ricordare il quarantesimo anniversario di questo evento particolarmente importante per la Chiesa e la società italiana, Edizioni Terra Santa ripropone in edizione economica il testo di Marco Garzonio Con Martini a Gerusalemme (256 pagine, 12 euro; in libreria dal 10 settembre).

Nell’attuale scenario dominato dalla pandemia, è così possibile andare virtualmente in Terra Santa accompagnati dalle parole del «cardinale del dialogo», del biblista, studioso e pastore Carlo Maria Martini, in attesa di poter tornare di persona nei luoghi santi e cari a ogni cristiano.

Scrive Garzonio nella nota introduttiva: «Questo libro è stato pensato e scritto in modo che possa essere letto tutto di seguito o scegliendo i singoli capitoli in base alla suggestione degli argomenti. Nel primo caso, il lettore potrà seguire il filo rosso di un percorso non solo ideale in Terra Santa, avendo come solida e rassicurante traccia la luce che promana dalle prime cinque lettere pastorali di Carlo Maria Martini e da alcuni sviluppi successivi.

Negli anni d’inizio del suo ministero il Cardinale ha posto le basi della “rivoluzione” di cui si è fatto portatore col proprio magistero episcopale: mettere al centro della “città dell’uomo” la Parola di Dio, letta, masticata, pregata, fondamento di ogni azione, e il mistero di morte e Risurrezione di Gesù, cuore dell’esistenza tout court soprattutto oggi».

Martini questo ha voluto essere, questo è stato: ha mostrato ai cristiani un nuovo modo di essere se stessi, coerenti, capaci di introspezione, di porsi in relazione con il mondo contemporaneo da adulti nella fede. Le lettere pastorali che tracciano questo percorso inedito per visitare la Terra Santa e che diedero la misura della «rivoluzione martiniana» sono: La dimensione contemplativa della vita (1980); In principio la Parola (1981); Attirerò tutti a me (1982); Partenza da Emmaus (1983); Farsi prossimo (1985).

Prosegue Garzonio: «L’intento del libro è quello di offrire l’opportunità di cogliere risonanze martiniane in un viaggio in Israele e, alla luce di alcune specifiche suggestioni, lasciarsi guidare “dal vento e dal fuoco dello Spirito”. Parole, queste, usate dal Cardinale a proposito del 47° Sinodo diocesano, a metà degli anni Novanta, e che si ripropongono qui in quanto danno ragione del fatto che alle cinque lettere si siano aggiunti altri tre capitoli sul “Volto di Gesù”, sul “Ripartire da Dio” e sul “Pastore bello”, cioè su Gesù “che offre la vita per le pecore”».

Ad arricchire l’opera sono stati predisposti due tipi di documentazione: al termine di ogni capitolo è riportata una scelta di brani tratti dalla lettera pastorale che ha dato spunto agli argomenti di quel capitolo e una breve scheda tesa a evidenziare le corrispondenze tra quei testi e le località, i monumenti, gli spaccati di natura, di storia e di fede che vengono visitati.

Con l’acquisto di questo libro sarà possibile aiutare direttamente la Custodia di Terra Santa in quanto i ricavi della vendita saranno destinati a sostenere le opere della Custodia francescana di Terra Santa: cura dei Luoghi Santi, aiuto alle famiglie, parrocchie e comunità locali, scuole e formazione.

Marco Garzonio, giornalista e oggi editorialista del Corriere della sera, ha seguito l’episcopato di Martini dagli inizi, divenendo uno dei maggiori esperti del pensiero del cardinale di Milano. È autore di: Il profeta. Vita di Carlo Maria Martini (Mondadori 2012); Il vescovo, la polis, i tempi. Dialogo tra il Cardinal Martini e la sua Anima (Vivarium 2013). Con Ermanno Olmi ha firmato soggetto e sceneggiatura del film Vedete, sono uno di voi. Da ultimo ha pubblicato Beato è chi non si arrende (Àncora 2020). È presidente della Fondazione culturale Ambrosianeum.