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Gli interventi di papa Francesco
al Sinodo della Famiglia

Raccolti in volume dalla Lev i discorsi e le omelie pronunciati dal Santo Padre durante la Terza Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si è svolta in Vaticano dal 5 al 19 ottobre scorsi

14 Novembre 2014

Esce oggi nella Collana Documenti Vaticani, per i tipi della LEV, “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’Evangelizzazione”, che riunisce i discorsi e le omelie pronunciati da Papa Francesco durante la Terza Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si è svolta in Vaticano dal 5 al 19 ottobre scorsi, insieme al Messaggio rivolto dai Padri sinodali alle famiglie e alla Relazione del Sinodo.

Il primo documento riportato è il discorso del Pontefice al termine della veglia di preghiera che ha avuto luogo in Piazza San Pietro la sera del 4 ottobre, nella vigilia dell’apertura del Sinodo, nel quale Francesco ha esortato: “Dobbiamo prestare orecchio ai battiti di questo tempo e percepire l’‘odore’ degli uomini d’oggi, fino a restare impregnati delle loro gioie e speranze, delle loro tristezze e angosce”.

Segue l’omelia della Messa di apertura del Sinodo, la mattina del 5 ottobre nella Basilica Vaticana, nella quale il Papa ha ricordato che “le Assemblee sinodali non servono per discutere idee belle e originali, o per vedere chi è più intelligente… Servono per coltivare e custodire meglio la vigna del Signore, per cooperare al suo sogno, al suo progetto d’amore sul suo popolo”. Il terzo documento riportato è il saluto rivolto da Francesco ai Padri Sinodali la mattina del 6 ottobre nell’Aula del Sinodo, durante la prima Congregazione generale. “È una grande responsabilità: portare le realtà e le problematiche delle Chiese, per aiutarle a camminare su quella via che è il Vangelo della famiglia” ha notato il Papa, invitando i presenti a “parlare con parresia e ascoltare con umiltà”.

Segue il discorso per la conclusione del Sinodo, al termine della 15ma Congregazione generale, nel pomeriggio del 18 ottobre, quando Francesco ha messo in guardia da una serie di “tentazioni”: l’irrigidimento ostile, il buonismo distruttivo, trasformare la pietra in pane e anche trasformare il pane in pietra, scendere dalla croce, trascurare il “depositum fidei” o la realtà.

“Personalmente mi sarei molto preoccupato e rattristato se non ci fossero state queste tentazioni e queste animate discussioni; (…) se tutti fossero stati d’accordo o taciturni in una falsa e quietista pace – ha osservato Francesco –. Invece ho visto e ho ascoltato – con gioia e riconoscenza – discorsi e interventi pieni di fede, di zelo pastorale e dottrinale, di saggezza, di franchezza, di coraggio e diparresia. E ho sentito che è stato messo davanti ai propri occhi il bene della Chiesa, delle famiglie e la ‘suprema lex’,la ‘salus animarum’. E questo sempre – lo abbiamo detto qui, in Aula – senza mettere mai in discussione le verità fondamentali del Sacramento del Matrimonio: l’indissolubilità, l’unità, la fedeltà e la procreatività, ossia l’apertura alla vita”.

“Questa – ha aggiunto il Papa – è la Chiesa, la vera sposa di Cristo, che cerca di essere fedele al suo Sposo e alla sua dottrina. È la Chiesa che non ha paura di mangiare e di bere con le prostitute e i pubblicani. La Chiesa che ha le porte spalancate per ricevere i bisognosi, i pentiti e non solo i giusti o coloro che credono di essere perfetti! La Chiesa che non si vergogna del fratello caduto e non fa finta di non vederlo, anzi si sente coinvolta e quasi obbligata a rialzarlo e a incoraggiarlo a riprendere il cammino e lo accompagna verso l’incontro definitivo, con il suo Sposo, nella Gerusalemme Celeste”.

Questa prima sezione di documenti si conclude con l’omelia della Messa per la chiusura del Sinodo, il 19 ottobre in Piazza San Pietro, nella quale è stato beatificato Paolo VI. L’Assemblea sinodale, secondo il Papa, “è stata una grande esperienza nella quale abbiamo vissuto la sinodalità e la collegialità, e abbiamo sentito la forza dello Spirito Santo che guida e rinnova sempre la Chiesa chiamata, senza indugio, a prendersi cura delle ferite che sanguinano e a riaccendere la speranza per tanta gente senza speranza”.

Seguono quindi il Messaggio rivolto dai Padri Sinodali alle famiglie, con l’invito a “camminare con noi verso il prossimo sinodo”, dedicato alla vocazione e missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo, previsto per l’ottobre 2015, e la Relazione del Sinodo, articolata in tre parti e in 62 punti, accompagnata dai voti sui singoli numeri.