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Progetto

Cogita et Labora: spiritualità, cultura, agricoltura
attorno all’Abbazia di Chiaravalle

Un'articolata offerta di iniziative nel monastero cistercense milanese, nel cuore del Parco Sud. Appuntamento il 6 maggio con il binomio cibo-agricoltura, tra passato e futuro.

14 Aprile 2017

Spiritualità – cultura – coltura, Cibo e Agricoltura, Fruizione e accoglienza, Paesaggio neorurale: sono le quattro tematiche fondanti del progetto COGITA ET LABORA, un’offerta culturale integrata, concentrata su ambiente, sostenibilità e storia che si declina in sei incontri tra l’8 aprile e il 23 settembre presso il Mulino dell’Abbazia di Chiaravalle. Il progetto finanziato da Fondazione Cariplo nasce dalla sinergia tra Koinè Cooperativa Sociale onlus, il Monastero di S.Maria di Chiaravalle e Parco Agricolo Sud Milano, soggetti che conducono e promuovono la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, artistico e ambientale dell’Abbazia, del Mulino e del Parco.

I filoni tematici vengono declinati nella cornice del Cogita et labora (pensa e lavora), titolo che trae origine dall’esperienza monastica fondata sullo  spirito dell’ Ora et labora (prega e lavora), il cui esempio di sobrietà, semplicità di vita, rispetto dell’ambiente, e valorizzazione del lavoro è valido ancora oggi ed è premessa per il futuro.  Il Cogita viene sviluppato attraverso incontri, dibattiti, presentazioni di libri o ricerche,  pensato come momento di ascolto, il Labora attraverso corsi, laboratori, mostre, performance artistiche che favoriscono il coinvolgimento attivo dei partecipanti.

I primi eventi del 6 maggio, 10 giugno e 9 settembre sono pensati per un pubblico adulto mentre i due eventi collaterali del 13 maggio e del 23 settembre sono aperti a tutti, famiglie comprese, con uno speciale programma dedicato ai bambini  dai 5 anni.

Tutti gli eventi si svolgono di sabato dalle 15:00 alle 18:00. La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti ed è gradita la prenotazione.

L’ABBAZIA DI CHIARAVALLE
L’Abbazia di Chiaravalle è stata fondata nel 1135 da San Bernardo di Clairvaux, si è distinta fin dalle origini come centro propulsore della città di Milano. Punto di riferimento spirituale per i cittadini, Chiaravalle ha celermente acquisito un ruolo di eccellenza nella trasformazione del territorio attraverso opere di bonifica, canalizzazione e messa a coltura.

E’ diventata così uno straordinario polo di innovazione agraria e la massima protagonista dello sviluppo agricolo e sociale dei territori a sud di Milano. Chiaravalle è tutt’oggi un luogo di confine e dialogo, tra città e campagna, urbanesimo e agricoltura, modernità, tradizione e culture.

L’esperienza della comunità cistercense di Chiaravalle rappresenta un esempio attuale e proficuo di vita sostenibile: sobrietà, condivisione, accoglienza, ricerca dell’autosufficienza e tutela del territorio sono i principi su cui si fonda la quotidianità all’interno del monastero.

All’interno del complesso monastico si trova la suggestiva struttura medioevale del Mulino. Sono presenti laboratori di panificazione e di erboristeria, un orto di piante officinali ed una sala conferenze, oltre alla stanza della macina. E’ nelle sue sale e nel giardino che verranno svolte tutte le attività proposte dal progetto.  
Prenotazioni: Info Point di Chiaravalle Tel 02.84930432, Martedì-Venerdì 9.30-12.30 / 14.30-16.30, infopoint@monasterochiaravalle.it www.koinecoopsociale.it  

Il Mulino è gestito dalla Koinè Cooperativa Sociale ONLUS: Koine’ opera da oltre vent’anni in Lombardia nell’area dei servizi alla persona raggiungendo oltre 40.000 utenti all’anno, nei servizi dedicati alla prima infanzia, ai minori e alle famiglie, all’educazione ambientale. La società non è a scopo di lucro e il suo orientamento di fondo vuole coniugare creatività d’impresa, capacità d’adeguamento ai cambiamenti del contesto economico e sociale, istanze di solidarietà, promozione di pratiche di partecipazione e strategie di sviluppo locale sostenibile.

Sabato 6 maggio, ore 15, – Cibo e agricoltura. Un binomio e una sfida tra passato e futuro.  
Aspetto culturale e aspetto nutrizionale sono da sempre moventi che hanno influito sul nostro rapporto con il cibo: i relatori analizzano le due tipologie di approccio che hanno caratterizzato l’agricoltura e la dieta monastica nel corso dei secoli. Un tema importante che influisce sulla scelta delle colture e sul modellamento del paesaggio agrario. Come affronta il tema e quali prospettive si pone il Parco Agricolo Sud Milano di fronte alle problematiche e alle sfide dell’agricoltura odierna? A seguire una visita guidata all’Abbazia e in esclusiva al refettorio quattrocentesco del complesso monastico di clausura normalmente interdetto al pubblico.  

COGITA: Pane e vino nella tradizione monastica. Gabriele Archetti, docente Università Cattolica del sacro Cuore
La Regola di San Benedetto e il cibo. Padre Luciano Guglielmino, Abbazia di Chiaravalle
Il Parco Agricolo: l’attualità dell’agricoltura, fra salvaguardia e innovazioni. Relatore del Parco Agricolo Sud Milano

LABORA: Visita guidata a tema: Cibo spirituale e cibo dell’anima, con visita esclusiva all’antico refettorio monastico, a cura  di  Koiné cooperativa sociale onlus.