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Progetto

«Chiese aperte» per scoprire
i tesori nascosti della Calabria

Agli ambrosiani che quest’estate andranno in vacanza in Calabria, come a tutti gli appassionati d’arte, segnaliamo questa bella iniziativa della diocesi di Reggio Calabria-Bova dedicata alla valorizzazione del patrimonio artistico e religioso di quella terra.

a cura di Andrea DAMMACCO

11 Luglio 2013

Un’iniziativa per riscoprire i tesori storico-religiosi della Calabria. “Chiese aperte” vuole fare questo, aprire al pubblico il patrimonio d’arte che normalmente resta serrato per la carenza di personale, anche volontario, che se ne assume l’onere della custodia e sorveglianza. Per contribuire a tale esigenza formativa, l’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, attraverso l’Ufficio beni culturali e l’Associazione di volontariato DidArT (Didattica Arte Territorio), ha promosso il Progetto “Chiese aperte”. Finanziato con il contributo dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, l’intervento ha previsto un corso di formazione, appena concluso, rivolto a volontari cui affidare, in questa prima edizione, apertura, custodia e valorizzazione di chiese di rilevante pregio architettonico e storico-artistico site nei Comuni di Reggio Calabria (chiese degli Ottimati, della Graziella a Sbarre, di San Pietro al Calopinace e di Sant’Antonio Abate ad Archi), Bova (Concattedrale di Santa Maria Isodia e Santuario di San Leo) e Bagnara (chiese delle Arciconfraternite del Carmine e del Rosario). Riscoprire questi tesori poco conosciuti o dimenticati vuol dire contribuire a riallacciare una comunità con il proprio territorio e con la storia più intima del proprio paese, fatta di tradizioni, riti, usanze, culture, celebrazioni, umanità.

Il corso di formazione.
Per garantire al meglio la fruibilità delle opere architettoniche e per stringere ancora di più il rapporto tra arte, storia e società civile, la diocesi ha organizzato un corso di formazione per i volontari che aderiranno all’iniziativa. Il corso si è articolato in due incontri settimanali su diversi temi: i beni culturali ecclesiastici nel Magistero della Chiesa e Il ruolo del volontariato nella tutela dei beni culturali ecclesiastici. Materie oggetto del percorso formativo sono state: storia dell’architettura sacra nell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova; storia dell’arte cristiana nell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova; lessico d’iconografia cristiana; arredi liturgici: forme e funzioni; lessico dello spazio sacro: i luoghi della celebrazione, manutenzione delle opere d’arte: nozioni di primo intervento; lingua inglese.

Un grande contributo alla conoscenza.
Monsignor Vittorio Luigi Mondello, arcivescovo di Reggio Calabria, si è dichiarato entusiasta per l’opera di “pastoralizzazione”, come egli stesso ha definito il progetto “Chiese aperte”: “L’iniziativa ha lo scopo di aprire alcune chiese che sono sempre chiuse e che sono le chiese più belle. Il problema è che non avendo attività pastorali restano chiuse, per cui chi le vorrebbe visitare si trova impossibilitato a farlo. Ma noi abbiamo anche chiese parrocchiali che hanno un grande significato culturale, sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista dei beni che vengono conservati al loro interno. Se queste potessero essere visitate credo che potrebbe essere un contributo da dare alla conoscenza, alle cose belle che ci sono qui a Reggio e nello stesso tempo aprire di più l’interesse culturale della gente a questi beni. Noi vorremmo che tutte le chiese fossero aperte perché sono un luogo di culto, però purtroppo abbiamo a che fare anche con quelli che non vanno nelle chiese per motivi religiosi ma per asportare qualcosa. Già l’idea stessa di aprire le chiese dovrebbe incoraggiare la partecipazione volontaria della comunità affinché il luogo sia reso disponibile per chi ha necessità di pregare, ma anche per chi ha necessità di scoprire le cose che si conservano al suo interno”.

Il programma.
Sarà possibile visitare le chiese interessate secondo il seguente calendario: Graziella a Sbarre (Reggio Cal.): mercoledì e venerdì dalle 17.30 alle 20.30; San Pietro al Calopinace (Reggio Cal.): mercoledì e venerdì dalle 17.30 alle 20.30; Santa Maria Annunziata agli Ottimati (Reggio Cal.): martedì e giovedì dalle 10 alle 13; Sant’Antonio ad Archi (Reggio Cal.): martedì e giovedì dalle 17 alle 20; Maria Ss.ma del Carmine (Bagnara): martedì e giovedì dalle 18.30 alle 21.30; Maria Ss.ma del Rosario (Bagnara): martedì e giovedì dalle 18.30 alle 21.30; Santa Maria Isodia (Bova): mercoledì e venerdì dalle 17 alle 20; San Leo (Bova): mercoledì e venerdì dalle 17 alle 20.