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Intervento

Finazzer Flory: «In questa primavera di cultura soffiano venti nuovi»

Per l'assessore alla cultura del Comune di Milano l'iniziativa dei Centri Culturali Cattolici può contribuire a costruire il nostro futuro nella convergenza dei saperi.

10 Maggio 2010

«In questa “Primavera di cultura” soffiano venti nuovi. Per dispiegare la sfida educativa del nostro tempo. Si tratta di costruire il futuro attraverso la conoscenza intesa qui come costruttiva e creativa convergenza dei saperi. Con un battito d’ali che riflette i battiti del cuore». Lo afferma Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano.

«Ma qual è la nostra sfida educativa se non quella di abitare gli orizzonti e i limiti della conoscenza? Se non quella di accomunare come in uno “scandalo” chi sa e chi non sa, chi ha trovato e chi è alla ricerca? Perché con le parole del poeta francese Yves Bonnefoy: “Può sembrare assurdo paragonare un credente a un ateo… ma presenza e assenza dicono lo stesso unico mistero attraverso cui fiorisce l’arte e in cui la forma respira”».

«Le numerose iniziative che animano questo mese di maggio 2010 – conclude l’assessore – si offrono al pubblico aprendosi alla medesima direzione. Prendendo su di sé un compito particolarmente importante là dove sono messe in gioco tematiche decisive come il rapporto fra fede e ragione. O, per meglio dire, la loro relazione dialettica». «In questa “Primavera di cultura” soffiano venti nuovi. Per dispiegare la sfida educativa del nostro tempo. Si tratta di costruire il futuro attraverso la conoscenza intesa qui come costruttiva e creativa convergenza dei saperi. Con un battito d’ali che riflette i battiti del cuore». Lo afferma Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano. «Ma qual è la nostra sfida educativa se non quella di abitare gli orizzonti e i limiti della conoscenza? Se non quella di accomunare come in uno “scandalo” chi sa e chi non sa, chi ha trovato e chi è alla ricerca? Perché con le parole del poeta francese Yves Bonnefoy: “Può sembrare assurdo paragonare un credente a un ateo… ma presenza e assenza dicono lo stesso unico mistero attraverso cui fiorisce l’arte e in cui la forma respira”».«Le numerose iniziative che animano questo mese di maggio 2010 – conclude l’assessore – si offrono al pubblico aprendosi alla medesima direzione. Prendendo su di sé un compito particolarmente importante là dove sono messe in gioco tematiche decisive come il rapporto fra fede e ragione. O, per meglio dire, la loro relazione dialettica».