Share

Anniversario

Milano e Aquileia unite nel nome di Cromazio e di Ambrogio

Una grande mostra a Udine racconta il mondo cristiano del IV secolo in occasione del 16° centenario di san Cromazio, consacrato vescovo da sant'Ambrogio. Il Museo del Duomo di Milano fra gli enti prestatori.

Giovanni CONTE Redazione

27 Febbraio 2009

Un viaggio nell’Aquileia del quarto secolo che, da importante centro dell’impero romano, divenne città di confine fra l’Oriente e l’Occidente e che ebbe nel suo vescovo Cromazio, una delle più grandi figure dottrinali e pastorali. E’ questo il filo rosso che lega le oltre duecento opere facenti parte della mostra “Cromazio di Aquileia: al crocevia di genti e religioni” che sono esposte presso il Palazzo Patriarcale di Udine. – L’esposizione, organizzata dal Comitato nazionale San Cromazio e curata da don Sandro Piussi, direttore dell’Ufficio Beni Culturali e degli Archivi e Biblioteche dell’Arcidiocesi di Udine, rappresenta uno degli eventi di maggior interesse dell’anno cromaziano, che celebra il 16° centenario della morte di San Cromazio, vescovo di Aquileia dal 388 al 408 e intende essere un percorso originale per riscoprire le vicende storiche, culturali e religiose che caratterizzarono l’epoca in cui visse Cromazio e il ruolo europeo che ricoprì Aquileia, una delle più importanti metropoli dell’impero romano, non soltanto dal punto di vista politico-militare e commerciale ma anche da quello culturale e religioso. Le opere esposte, appartenenti prevalentemente a un epoca compresa fra il quarto secolo e il Medioevo, provengono dai più grandi musei a livello locale, nazionale e internazionale. – Un viaggio nell’Aquileia del quarto secolo che, da importante centro dell’impero romano, divenne città di confine fra l’Oriente e l’Occidente e che ebbe nel suo vescovo Cromazio, una delle più grandi figure dottrinali e pastorali. E’ questo il filo rosso che lega le oltre duecento opere facenti parte della mostra “Cromazio di Aquileia: al crocevia di genti e religioni” che sono esposte presso il Palazzo Patriarcale di Udine. – L’esposizione, organizzata dal Comitato nazionale San Cromazio e curata da don Sandro Piussi, direttore dell’Ufficio Beni Culturali e degli Archivi e Biblioteche dell’Arcidiocesi di Udine, rappresenta uno degli eventi di maggior interesse dell’anno cromaziano, che celebra il 16° centenario della morte di San Cromazio, vescovo di Aquileia dal 388 al 408 e intende essere un percorso originale per riscoprire le vicende storiche, culturali e religiose che caratterizzarono l’epoca in cui visse Cromazio e il ruolo europeo che ricoprì Aquileia, una delle più importanti metropoli dell’impero romano, non soltanto dal punto di vista politico-militare e commerciale ma anche da quello culturale e religioso. Le opere esposte, appartenenti prevalentemente a un epoca compresa fra il quarto secolo e il Medioevo, provengono dai più grandi musei a livello locale, nazionale e internazionale. – Il percorso espositivo Una delle caratteristiche distintive del percorso espositivo è data anche dall’utilizzo di filmati e ricostruzioni virtuali dell’Aquileia dell’epoca di Cromazio. – Tre le opere di maggiore rilievo si annoverano due elmi d’oro che furono usati nelle lotte tra Licinio e l’imperatore Costantino nei Balcani, provenienti dal museo di Novi Sad, in Vojvodina, che vengono esposti al pubblico per la prima volta in Italia, ma anche i preziosi avori come il ‘Dittico delle cinque parti’, proveniente dal Museo del Duomo di Milano, con le immagini del Vangelo descritte anche nelle omelie di Cromazio, i reliquiari d’argento dei martiri e degli apostoli da Pola, da Grado, da Milano e da Samagher, il grande piatto d’argento sbalzato dono dell’imperatore Teodosio, dalla Accademia Reale di Madrid, mentre da Copenaghen giunge il sarcofago marmoreo con scene di Giona e del Buon Pastore. – «Un ringraziamento particolare – precisa il curatore don Sandro Piussi – va alle realtà espositive italiane ed europee che hanno collaborato all’allestimento della mostra prestando opere di valore storico, religioso e culturale; con esse abbiamo instaurato una positiva e stimolante collaborazione che auspico possa continuare ancora. È questa la prima mostra internazionale ospitata presso il Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo dalla sua inaugurazione». – Informazioni Utili L’esposizione sarà visitabile fino all’8 marzo 2009, giornata che chiuderà l’anno cromaziano, dal martedì al giovedì dalle 9 alle 19, e dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 20. Per informazioni e prenotazioni sarà possibile contattare la segreteria del Comitato allo 0432/242628, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 19. – Ulteriori notizie sono disponibili all’interno del sito www.cromaziodiaquileia.it – > – – L’interventodel cardinal Tettamanzi