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In San Fedele la storia di Peppino

Domani sera nella chiesa milanese il giornalista Daniele Biacchessi e il musicista Gaetano Liguori, in uno spettacolo di teatro civile, ricostruiscono la vicenda di Giuseppe Impastato, il militante antimafia ucciso nel 1978 dai sicari di Cosa Nostra

5 Giugno 2008

11/03/2008

Era il 9 maggio 1978. L’attenzione di tutti gli italiani era concentrata sul ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, assassinato dalle Br dopo 55 giorni di prigionia. Passò quindi in secondo piano la scoperta a Cinisi (Palermo) dei resti – dilaniati da una bomba – di Giuseppe Impastato, detto Peppino, militante antimafia, direttore dell’emittente privata Radio Aut.

Era stato ucciso dai sicari del boss di Cosa Nostra Tano Badalamenti, che avevano però combinato la cosa in modo che Impastato sembrasse vittima di un attentato dinamitardo da lui stesso organizzato. Da lì partì il lungo cammino dei familiari e degli amici di Impastato per ottenere verità e giustizia.

Una storia che il cinema ha già raccontato ne I cento passi, di Marco Tullio Giordana, con l’intensa interpretazione di Luigi Lo Cascio. Ora, a ricostruirla attraverso la tecnica delle testimonianze multimediali, sono il giornalista Daniele Biacchessi e il musicista Gaetano Liguori. L’appuntamento – nell’ambito del ciclo “Dialoghi di Quaresima”, organizzato da Duomo di Milano, Ambrosianeum, Centro Culturale Corsia dei Servi e Fondazione culturale San Fedele – è per domani sera, 12 marzo, alle 21, nella chiesa di San Fedele (piazza San Fedele, Milano).

In Quel giorno a Cinisi. Storia di Peppino Impastato, la narrazione di Biacchessi (giornalista e scrittore, vicecaporedattore di Radio24 – Il Sole24ore) e le note di Liguori (tremila concerti alle spalle in tutto il mondo, collaborando con i principali artisti internazionali) raccontano attraverso la voce, la tecnica del monologo teatrale, il jazz e il virtuosismo pianistico e i suoni di archivio, la storia di Impastato. Un esempio di teatro narrativo civile, che descrive la catena di depistaggi e omissioni, fino all’occultamento di corpi di reato.

Quel giorno a Cinisi è stato scritto in collaborazione con Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e Umberto Santino, del Centro Documentazione di Cinisi. La serata del San Fedele si avvarrà della testimonianza del giudice Guido Salvini, che ha indagato sulla strage di Piazza Fontana, su organizzazioni estremiste come Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale, sul caso-Parmalat e sul terrorismo internazionale.

Ingresso libero.
Info: tel. 02.86352231