Educatore, scrittore, cappellano militare, ma soprattutto profondamente innamorato di quei giovani a cui scelse di dedicare tutta la sua vita. Il suo apostolato d’amore portò papa Benedetto XVI a proclamarlo beato il 25 ottobre 2009. A sessantotto anni dalla sua morte avvenuta il 28 febbraio 1956 a soli 53 anni, il ricordo di don Carlo Gnocchi rivive nella mostra intitolata “L’audacia della speranza” organizzata dalla Fondazione che porta il suo nome e in programma da mercoledì 4 a domenica 8 settembre alla cappella dell’Agorà di Albiate. Mercoledì 4 alle 21, sempre in cappella, è prevista una serata di preghiera e meditazione.
Ultimo di tre fratelli, orfano di padre a soli cinque anni, don Carlo avvertì presto il richiamo della vocazione sacerdotale e nel 1925 fu ordinato sacerdote dall’allora arcivescovo di Milano, cardinale Eugenio Tosi. “Siamo tutti, quanti siamo uomini sulla terra – amava dire- inquieti, appassionati, non mai sazi cercatori della faccia di Dio e anch’io ho sempre cercato le vestigia del Cristo sulla terra con avida, insistente speranza”.
di Cristiano Comelli