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FILIPPINE SinsilahIn dialogo per la pace

4950 - per_appuntamenti Redazione Diocesi

23 Novembre 2009

Colpito dalla situazione di violenza e conflitto in Mindanao, p. Sebastiano D’Ambra, un missionario del PIME, il 9 maggio 1984 ha iniziato ufficialmente, con un gruppo di amici cristiani e musulmani, il Movimento di dialogo Silsilah in Zamboanga City, Filippine.

Nell’isola di Mindanao dal 1970 è in corso un conflitto fra le forze armate del governo filippino e i guerriglieri del Moro National Liberation Front (MNLF), formato da musulmani che rivendicano le terre dei musulmani in Mindanao e il rispetto dei loro valori culturali e religiosi.

E’ un conflitto che ha radici storiche che spesso sono usate per dividere la popolazione di Mindanao formata essenzialmente da indigeni ("lumads "), da musulmani e cristiani.

SILSILAH èun Movimento che promuove la spiritualità della vita-in-dialogo. Silsilah e’ una parola araba che significa catena o legame. P. D’Ambra ha scelto questa parola mettendo in evidenza l’esperienza dei Sufi ( i mistici musulmani) che usano "Silsilah" per indicare il loro legame con la divinità).

Questo concetto e’ stato adottato dal movimento considerando che ogni esperienza di fede e’ una catena che porta a Dio e in Dio umanità può riscoprire i legami che ci sono tra popoli di diverse culture e religioni.
Inoltre la radice della stessa parola "Silsilah" e’ usata per indicare l’albero genealogico.

Nel contesto del Movimento questo albero genealogico diventa una catena spirituale che inizia da Dio e ci riporta a Dio. Dal 1984 ad oggi il Silsilah ha promosso il dialogo come un’esperienza di fede e una spiritualità che sostiene ogni forma di dialogo nella società.

Silsilah lungo gli anni ha sviluppato il dialogo con diversi settori della società, dando priorità ai poveri,ai giovani, alla formazione, ai leaders e ai mezzi di comunicazione sociale. Alla base c’e’ sempre un richiamo alla meditazione e alla preghiera per sostenere la cultura del dialogo, via alla pace.