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Famiglia e lavoro

I canonici del Duomo contribuiscono al Fondo

Alcune decine di migliaia di euro destinate al progetto voluto dall’Arcivescovo. «Una cifra significativa, in un periodo di spese straordinarie per noi - sottolinea l’arciprete monsignor Manganini -, ma necessaria per un’iniziativa che condividiamo pienamente»

di Pino NARDI

18 Marzo 2009

I 21 canonici del Duomo sono accanto a chi patisce la crisi economica e la perdita del posto di lavoro. Per i pastori della Cattedrale è un modo di essere vicini in maniera concreta ai bisogni crescenti. L’hanno fatto destinando una cifra consistente (alcune decine di migliaia di euro) al Fondo famiglia-lavoro voluto dal cardinale Tettamanzi.
Per pudore monsignor Luigi Manganini, arciprete del Duomo e vicario episcopale per l’Evangelizzazione e i sacramenti, non comunica la cifra precisa. Eppure è un gesto esemplare di come anche i preti della diocesi possano contribuire, sull’esempio del primo sacerdote, guida e pastore che è l’Arcivescovo.
«Il Capitolo metropolitano della Cattedrale – precisa monsignor Manganini – gestisce un suo conto per la vita e gli atti comunitari, per la gestione del palazzo, per poter dare una parte di stipendio che spetta a ogni ente ecclesiastico oltre a quello che dà l’Istituto sostentamento del clero. Allora abbiamo pensato che dal nostro bilancio di quest’anno potevamo partecipare a questa iniziativa dell’Arcivescovo, che condividiamo pienamente, con una elargizione significativa».
Il Capitolo dei canonici è un organismo riconosciuto dal diritto canonico e quindi è una realtà che ha un suo bilancio. «Il Capitolo – continua l’arciprete – è coinvolto nei lavori di ristrutturazione del palazzo dei canonici, una costruzione del 1500 che aveva bisogno di essere ristrutturato esternamente e rifatto in moltissimi appartamenti, nel tempo lasciati un po’ andare. Dentro il contesto di spesa straordinaria, abbiamo pensato che il gesto per il Fondo andava fatto. Dal bilancio di quest’anno abbiamo tolto una cifra significativa per noi, avendo già speso molti soldi per rinnovare il palazzo».
Questo contributo va aggiungersi agli altri che ogni giorno affluiscono al Fondo, arrivato a 3.201.023 euro. Singoli cittadini, parrocchie, ordini religiosi, associazioni ed enti stanno rispondendo all’appello dell’Arcivescovo. Un flusso che è necessario alimentare ancora per le grandi esigenze che l’attuale crisi economica, sempre più grave, provocherà anche nella “solida” realtà economica del territorio della diocesi di Milano.