Share

Fondo

Decanati, dal dare-e-avere un dato che fa riflettere

Nel rapporto tra erogazioni e offerte, alcuni hanno contribuito in larga misura, pur appartenendo ad aree non economicamente favorite; altri, invece, hanno offerto un apporto nettamente inferiore alle loro potenzialità

7 Giugno 2010

«“Federalismo solidale” dice un nuovo modo di pensare il nostro territorio», spiega monsignor Eros Monti, vicario episcopale per la Vita sociale, a proposito del nuovo slogan che accompagna il rinnovato appello della Diocesi a contribuire al Fondo Famiglia-Lavoro, in ragione del perdurare della crisi e anche della già quasi totale erogazione delle somme raccolti sin qui.
Un “salto culturale” che stimola ad andare al di là dei propri interessi e anche dei propri bisogni, anche territoriali. Continua monsignor Monti: «Quanto viene raccolto in un decanato, per esempio, può essere destinato a famiglie che abitano dall’altra parte della Diocesi, creando coesione al di là dei legami dettati dalle regole della sola prossimità fisica». Una sottolineatura che appare evidente dal prospetto sulle erogazioni e raccolte effettuate in ciascuno dei 74 decanati in cui è articolato il territorio della Diocesi.
Ma dal documento emerge anche un altro dato. A fronte di un apporto quantitativamente notevole da parte della comunità cristiane, non si può non rilevare come questa risposta risulti estremamente diversificata: parrocchie e decanati hanno contribuito in larga misura, pur appartenendo in molti casi ad aree non economicamente favorite, al contrario di altre realtà il cui apporto è nettamente inferiore alle loro potenzialità.
A Milano città sono stati i decanati di periferia a ricevere maggiormente aiuto rispetto a quanto raccolto dalle parrocchie: per esempio Quarto Oggiaro, al 3 giugno sono stati erogati 149.700 euro, mentre da quelle comunità all’8 aprile sono stati raccolti 5506 euro. O a Turro: erogati 125.200, raccolti 12.495. Anche al Vigentino erogati 101.360, raccolti 9403. Al contrario il Centro Storico: erogati 5100 e raccolti 91.147 euro. Nella zona di Varese, spicca il dato di Gallarate in grande sofferenza: erogati 326.800 e raccolti 34.565. O Varese: erogati 196.750, raccolti 23.230.
Nel Lecchese, abitanti del decanato di Oggiono hanno ricevuto 220.500, raccolto 21.995. Ancora di più a Lecco: 240.200, raccolti 27.659. A Rho erogati 211.050, raccolti 47.672. Situazione drammatica in Brianza: a Vimercate erogati 397.395, ma raccolti 89.496, una cifra non di poco conto vista la situazione. A Cesano Boscone erogati 239.100, raccolti 30.369. Mentre a Cernusco erogati 342.500 e raccolti 29.375.
«È un dato che deve far riflettere soprattutto in questa fase, in cui il Fondo ha bisogno di una nuova boccata di ossigeno», rileva monsignor Monti. Se vale a evidenziare il meritorio contributo di alcuni decanati, deve anche stimolare altri a fare di più.