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12 - 19 gennaio

Valmadrera, festa patronale di S. Antonio abate

In evidenza uno spettacolo musicale, la salita al campanile della città, il falò e la tradizionale vendita delle mele

8 Gennaio 2020

La parrocchia di Valmadrera ha preparato un ricco programma di eventi in occasione della festa patronale di S. Antonio abate.

Mercoledì 15 al Cineteatro Artesfera si esibirà il duo musicale “Equipaggio Sperimentale” nello spettacolo Arca di Noè, ovvero il titolo di un famoso lp di Franco Battiato datato 1982, con la famosa “Voglio vederti danzare” e “Radio Varsavia”. Sul palco salirà Filippo Destrieri, stretto collaboratore del cantautore siciliano dal 1979 al 1997, alle tastiere in tutti i suoi dischi e concerti. Al suo fianco don Marco Rapelli, sacerdote diocesano, ora vicario parrocchiale nella comunità pastorale di Casatenovo, che oltre alla musica liturgica e corale, si appassiona alle canzoni di Branduardi, Camisasca, De Andrè e appunto Battiato. Ripropone quindi le sue canzoni non come semplici cover, ma evidenziandone la dimensione di ricerca di valore e senso che contengono. Si tratta del primo appuntamento del ciclo “Amare si può ancora?Come e perché?” in cui a riflessioni e testimonianze si affianca sempre uno spazio musicale. Questa volta l’accento è posto sull’Amore inteso come Pace con il Creato. L’ingresso è libero ma fino ad esaurimento posti. Biglietti disponibili all’Edicola di piazza Citterio o in Segreteria parrocchiale.

Altro momento di preparazione giovedì 16 alle 21 in chiesa parrocchiale, una serata di spiritualità incentrata sulla scelta, ancora attuale, di S. Antonio di vivere lontano dalla frenesia della città.

Venerdì 17, la festa patronale sarà caratterizzata come tradizione dalla S. Messa delle 10.30 concelebrata dai sacerdoti nativi o che hanno svolto il loro ministero a Valmadrera. «Quest’anno – dice il parroco don Isidoro Crepaldi – abbiamo voluto aggiungere ulteriori momenti liturgici e comunitari per rendere ancor più solenne e partecipata la festa patronale».
Ecco quindi due S. messe alle 6.30 e alle 18.30; quest’ultima continuerà con una cena a base di risotto con la salsiccetta all’oratorio di via Bovara, dove alle 21 si ripristinerà l’antica tradizione del Falò di S. Antonio, con la collaborazione dei volontari della parrocchia e del gruppo “Noi per Voi”.
(Per la cena prenotazione obbligatoria in segreteria parrocchiale o dell’oratorio).

Domenica 19 sarà invece il giorno della Festa patronale festiva, per tutti. Alle 10 la S. Messa solenne sarà seguita da un aperitivo con le autorità. Alle 15 la recita dei Vesperi sarà seguita dalla caratteristica offerta della cera. Alle 16.30 al Cinema teatro Artesfera il concerto del Corpo musicale s. Cecilia che aprirà i festeggiamenti per il suo centenario. “Ti racconto una storia- 100 anni degni di nota” il titolo del concerto, patrocinato dal Comune di Valmadrera e diretto dal Maestro Armando Saldarini con la regia di Elisabetta Sala. Presenta Massimiliano Colombo. Tra un brano e l’altro saranno proiettate immagini e testimonianze sul secolo di vita della banda, nata proprio per volere dei sacerdoti nell’oratorio maschile al termine della prima guerra mondiale. L’ingresso è libero ma fino ad esaurimento posti. Biglietti disponibili all’Edicola di piazza Citterio o in Segreteria parrocchiale.

Da quando si sono avviati i restauri della Chiesa parrocchiale, la Festa patronale è anche l’occasione per fare il punto sui lavori e riscoprire le bellezze della chiesa stessa.

Domenica 12 gennaio, alle 11.10, nella cappella di Lourdes della chiesa parrocchiale sarà inaugurata una mostra sul pittore Raffaele Casnedi, autore delle due grandi scene dipinte a fianco dell’altare. La mostra rimarrà aperta dal 13 al 19 gennaio negli orari di apertura della Chiesa.

Una delle prime opere restaurate è stato il campanile; sarà visitabile nei seguenti orari: venerdì 17 dalle 14 alle 17, sabato 18 dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30; la salita sarà a gruppi di 10 persone, previa prenotazioni in segreteria parrocchiale entro mercoledì 15. Il campanile fu costruito dal 1926 al 1930 e raggiunge i 90 metri di altezza, con una ricca cella campanaria, voluta, si dice per gareggiare in grandezza con il campanile di Lecco, S. Nicolò.
Si continueranno a raccogliere fondi per i restauri con la vendita delle Mele di S. Antonio a cura dei volontari della parrocchia.

In allegato programma completo della Festa patronale