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1 e 11 luglio

Paderno Dugnano ricorda Giosafatte Rotondi

Serata in memoria di Giosafatte Rotondi, tradizione di luglio a Dugnano giunta alla XIV edizione

11 Luglio 2018

Domenica 1 luglio torna l’appuntamento con la «Serata Rotondi» che come ogni anno teniamo a Paderno Dugnano, per iniziativa della associazione “Fera de Dugnan” in collaborazione con la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso in Dugnano, in memoria del poeta Giosafatte Rotondi, 

Proseguendo nell’impegno, che è diventato una tradizione di quest’ultimo decennio, per ricordare il poeta dugnanese Giosafatte Rotondi (1890-1970), l’associazione “Fera de Dugnan” propone in questo mese di luglio dei momenti in occasione del 48° anniversario della morte (11 luglio) dell’illustre concittadino.

L’idea è quella di proporre una serata con la declamazione di poesie – di Rotondi ed altri autori – accompagnate da canzoni (soprattutto in milanese) ci venne parecchi anni fa quando, in occasione del 35° anniversario della scomparsa del Poeta, vennero ristampate le sue poesie edite (volumi ‘Sti mè versari e La vos), per la prima volta accompagnate da traduzioni in italiano, a loro volta fatte e lasciateci “in eredità” dal compianto Carlo Santambrogio, già sindaco di Paderno Dugnano negli anni Cinquanta del secolo scorso. Carlo fece questo atto di omaggio verso il concittadino, che aveva conosciuto bene e che aveva avuto al fianco nel locale Cln (Comitato di liberazione nazionale), durante la Resistenza al termine della Seconda guerra mondiale.

Il tema di quest’anno è “Carta canta. I 70 anni della Costituzione della Repubblica Italiana” e altri anniversari o avvenimenti importanti.
Il trattenimento avrà inizio comunque dopo la conclusione della santa Messa delle ore 18, durante la quale viene fatta memoria dell’anniversario di consacrazione della chiesa dei Santi Nazaro e Celso (2 giugno 1907).

Mercoledì 11 luglio, giorno anniversario della morte, Giosafatte è ricordato durante la santa Messa delle ore 9 nella chiesa parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso;
poi ci si può recare insieme a far visita alla sua tomba nel cimitero di Dugnano.

Le proposte sono per tutti. L’ingresso alla serata dell’1 luglio è ad offerta libera; parte dei contributi raccolti
verranno destinati alla parrocchia, in particolare per la gestione del parco parrocchiale.
Per informazioni: tel. 335.5854748, preferibilmente ore pasti.


Giosafatte Rotondi 
è autore ispirato da vari temi (natura, famiglia, fede in Dio, politica) e di grande finezza stilistica, tanto che venne apprezzato dall’amico Delio Tessa, di cui lo scorso anno ricorse il 75° anniversario della morte, che abbiamo evidenziato nel trattenimento del luglio 2014, riproposto pure in novembre, sempre presso il centro parrocchiale.

E qui va sottolineata la determinante collaborazione per queste iniziative della Parrocchia dei Santi Nazaro e Celso e dei suoi parroci, dapprima don Giacomo Tagliabue (2001-2014) e adesso don Luca Andreini, che hanno convintamente aderito ad una proposta culturale di livello, in linea con l’impegno sociale e culturale che una parrocchia ha, collegato alla propria missione religiosa e pastorale.

La proposta annuale che riguarda Giosafatte, così come altre che possono essere fatte sul tema della lingua milanese, intende non soltanto intrattenere il pubblico con una formula simpatica, e della quale possono fruire anche i non “milanesi doc”, ma anche far conoscere la figura di un uomo di valore, non solo letterario, che ancor oggi può lasciarci un messaggio ed un esempio. Nato il 31 gennaio 1890, avvocato, industriale, ufficiale di complemento delle Batterie a cavallo, sportivo ed in particolare amante della montagna (d’estate e d’inverno) nonché presidente della sezione Cai cittadina nel dopoguerra, Rotondi per circa trent’anni (1929-60) fu alle dipendenze del Comune di Milano dove divenne Capo ripartizione occupandosi soprattutto dei Servizi demografici. Scrisse numerose poesie, di varia lunghezza e metrica, in dialetto – o meglio lingua – milanese, di cui un centinaio sono state raccolte nei due volumi già citati: ‘Sti mè versari del 1946 e La vos del 1961, quest’ultimo vincitore della sezione Vernacolo del Premio Gastaldi di poesia su 651 concorrenti.

Il trattenimento, infine, terrà conto anche della festa dei nonni, che la tradizione cristiana celebra appunto il 26 luglio, memoria liturgica dei santi Gioacchino ed Anna, genitori di Maria e quindi nonni di Gesù.