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15 maggio

A Erba serata con il Vescovo Zakaria sui martiri

Il culto dei Martiri nella Pieve di Incino tra storia e attualità. L’incontro, in forma di preghiera e meditazione, aiutato dal canto semplice, vuole esprimere vicinanza ai fratelli perseguitati in diverse parti del mondo

27 Aprile 2015

Venerdì 15 maggio, alle 21, presso la Prepositurale Santa Maria Nascente di Erba, mons. Joannes Zakaria, Vescovo dei Copti Cattolici della Diocesi di Tebe – Luxor in Egitto presiederà una serata dedicata alla figura del Martire nella storia della Chiesa e nell’attualità, cui parteciperanno alcuni cori del Decanato erbese che proporranno il proprio inno parrocchiale dedicato al loro Santo/a patrono/a martire. Di ogni patrono verrà tracciata una breve biografia e sarà ricostruita l’origine e la storia dell’inno.
L’incontro, in forma di preghiera e meditazione, aiutato dal canto semplice, vuole esprimere vicinanza ai fratelli perseguitati in diverse parti del mondo.

Oltre ai “Cantori di Erba” della Prepositurale, saranno presenti, accompagnati dai rispettivi parroci, i cori di: Albese con Cassano – Coro Popolare e Coro Kalenda Maya – per Santa Margherita, Camisasca per San Genesio, Cesana Brianza – Corale “ Don Giuseppe Sacchi” – per i Santi Fermo e Rustico, Galliano di Eupilio – Coro “La Parola Cantata” – per San Vincenzo Martire, Rogeno per Sant’Ippolito, San Maurizio d’Erba, Tabiago di Nibionno – Corale “Don Olimpio Moneta” – per i Santi Gervaso e Protaso.

«Il nostro sistema di comunicazione in tempo reale – dice il Prevosto di Erba, don Giovanni Afker – ci permette di trasmettere la notizia che diventa, solo che lo vogliamo, sostegno alla nostra fedeltà: forse non chiamati al Martirio cruento, siamo però chiamati al Martirio quotidiano per conservare la nostra identità in una società che spesso ci propone delle scelte inaccettabili».

Nell’occasione sarà presentata un’edizione speciale con la raccolta di atti e melodie, dal titolo “Et vera dicendo coronas acceperunt”.
Una raccolta di atti (passiones) e melodie nella versione autentica latina e nella traduzione italiana, nonché la notazione musicale della melodia popolare e la trascrizione del testo degli inni cantati in loro onore per antica tradizione entro i confini dell’antica Pieve di Incino.
Il libro nasce dalla attività sistematica di ricerca e di recupero di antiche melodie popolari in uso nella liturgia preconciliare, per lo più tramandate oralmente e affidate alla memoria di cantori ed organisti, quasi mai trascritte e codificate.

Il ricavato della serata verrà interamente devoluto al Vescovo di Luxor, quale segno tangibile di fraternità e comunione.