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20 dicembre

Valmadrera: i “corni della Scala”
in concerto per il Cuamm

A favore di Medici con l'Africa Cuamm di Lecco

14 Dicembre 2015

Domenica 20 dicembre, alle 11.30, nel Cineteatro di Valmadrera “I corni della Scala” terranno un concerto benefico a favore del gruppo di Medici con l’Africa Cuamm di Lecco, per sostenere le attività dell’ospedale di Lunsar in Sierra Leone, dopo la fine della terribile epidemia di Ebola. “I corni della Scala” sono la sezione dei corni dell’Orchestra del Teatro della Scala di Milano che dal 2008 svolgono un’intensa attività concertistica, eseguendo un repertorio vastissimo che va dalla musica classica alla musica da film, da quella popolare ai ritmi sudamericani e dedicano parte delle sue attività a favore di associazioni umanitarie e a enti non profit.

Quest’anno inaugureranno il festival “Le voci di Spirabilia”, stagione 2015/2016, che propone una rassegna di musica interamente incentrata sul concetto di “voce”, declinato in tutti i suoi possibili sensi. Giunto alla sua terza edizione, il festival punta a creare un “viaggio” all’interno dei vari significati di “voce” per cercare di esplorare tutti i sensi musicali e non delle potenzialità dello “strumento voce”, proponendo una selezione di produzioni strumentali affiancate da programmi lirici.

Per saperne di più sul programma: http://www.spirabilia.it/

 

MEDICI CON L’AFRICA CUAMM IN SIERRA LEONE

Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in Sierra Leone da febbraio 2012 e più nello specifico a Pujehun, uno dei distretti più remoti del paese, in un intervento finalizzato ad aumentare la copertura e la qualità dei servizi di salute neonatale e materno-infantile. L’attività del Cuamm è concentrata sul rafforzamento della capacità di pianificazione dei servizi sanitari da parte delle autorità distrettuali, sul miglioramento del servizio per il parto assistito sia in ospedale che a livello di unità sanitarie periferiche, sulla formazione professionale dello staff sanitario e sul rafforzamento del sistema di riferimento. Sin dall’inizio, l’intervento ha coinvolto un team composto da un esperto di sanità pubblica, un chirurgo, un pediatra, un’ostetrica e un amministrativo, impegnati a Pujehun nel rafforzamento dei servizi sanitari sui tre livelli: ospedaliero, territoriale e comunitario.

Allo scoppiare dell’epidemia di Ebola in Sierra Leone, il Cuamm ha deciso di restare. Nella lotta all’epidemia l’azione si è concentrata su due ambiti: da un lato fornire agli operatori sanitari tutti gli strumenti di protezione di cui avevano indispensabile bisogno; dall’altro continuare nel lavoro di identificazione e isolamento dei malati.

Grazie all’impegno del Cuamm e alla collaborazione con le autorità locali, il distretto di Pujehun è stato il primo della Sierra Leone ad essere dichiarato Ebola free, a inizio febbraio, per non aver registrato alcun nuovo caso per il periodo doppio del periodo di incubazione (42 giorni).

L’intervento del Cuamm si è esteso poi (a partire da febbraio 2015) alla riapertura dell’Ospedale di Lunsar, in collaborazione con la Direzione dell’ospedale gestito dall’Ordine Ospedaliero di san Giovanni di Dio e i diversi partner coinvolti, tra cui l’Istituto Spallanzani, e le Ong Engim e Rainbow for Africa. L’ospedale di Lunsar, nel distretto occidentale di Port Loko è gestito dall’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio, conta 151 posti letto e serve abitualmente una popolazione di 500.992.

 

Medici con l’Africa Cuamm: