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20 dicembre

Il Corpo Musicale di San Damiano e Sant’Albino
dedica il concerto di Natale a Progetto SLAncio

Al Manzoni di Monza, concerto di Natale a sostegno di Progetto SLAncio

13 Dicembre 2016

«Tutto è nato dopo la visita a Progetto SLAncio. L’incontro con i malati di SLA e quelli in Stato Vegetativo – hanno raccontato i musicisti del Corpo Musicale San Damiano Sant’Albino di Brugherio – ci han fatto capire molte cose, anzitutto gli aspetti importanti della vita. Un incontro che ci ha convinti di dedicare un nostro concerto a Progetto SLAncio e ai loro ospiti».
Il Corpo Musicale San Damiano ha una lunga tradizione. Nato nel 1906, il Corpo Musicale festeggia 110 anni di passione per la musica, di concerti che hanno animato i quartieri di Monza ma anche
importanti città italiane ed estere.
Un’orchestra per fiati e percussioni composta da 55 musicisti di ogni età, dai 12 ai 90 anni, tutti rigorosamente volontari e animati da un grande amore per la musica e non solo per la musica.
Oltre all’orchestra il Corpo Musicale propone una scuola di musica alla quale partecipano oltre 60 allievi. Numerosi i concerti e le esibizioni. Fra tutti ricordiamo il concerto in galleria a Milano tenutosi in occasione di Expo e ripreso più volte dai canali Rai e dalla televisione.
Martedì 20 dicembre alle 21 al Teatro Manzoni di Monza appuntamento, quindi, con il Concerto di Natale. Il Corpo Musicale eseguirà musiche che ripongono le colonne sonore più amate dagli appassionati di cinema, note liriche di Verdi, Rossini, e gran finale con le musiche di Natale. L’ingresso è libero, “ma chiederemo un offerta – precisano gli organizzatori del converto –
che sarà devoluta a SLAncio” la casa che ospita 60 malati di SLA, in Stato Vegetativo e che necessitano Hospice.
 

SLAncio è la prima struttura in Italia dedicata all’assistenza in lungodegenza per persone con patologie neurologiche complesse. In Lombardia e in Italia, generalmente, questi malati sono inseriti all’interno di strutture di accoglienza per anziani. Progetto SLAncio è nato per offrire una specifica ed adeguata accoglienza alle persone malate di SLA e in Stato Vegetativo. La struttura è dotata di servizi medici e di sistemi tecnologici qualificati che consentono ai pazienti di soddisfare
le proprie esigenze come chiamare gli infermieri, governare le tapparelle, guardare la televisione, comunicare esternamente con mail, sms e sui social network. Il tutto grazie a computer che traducono i movimenti oculari in specifici segnali o parole. Inoltre abbiamo eseguito uno studio per rendere gli ambienti adeguati ed accoglienti, abbiamo studiato i colori e la disposizione degli spazi.
SLAncio non è solo un luogo di degenza. È una casa ricca di iniziative, di incontri e di promozione sociale. I malati, quelli che possono, grazie ad apposite tecnologie, comunicano con il territorio,
lanciano appelli a Sindaci e a cittadini, scrivono su riviste e giornali, collaborano con associazioni di volontariato, invitano a visitare e sostenere il centro.
“Serve SLAncio, serve positività, – afferma Roberto Mauri direttore de La Meridiana (la cooperativa che gestisce Progetto SLAncio) – occorre reagire all’avversità della malattia con intelligenza, competenza medica, cura amorevole, invitare a credere nella vita in qualunque momento e prodigarsi affinché la comunità non abbandoni, non lasci solo chi vive situazioni difficili.
Ci siamo imbarcati in un’avventura – prosegue Mauri – costata 11 milioni di euro, un forte debito per la nostra cooperativa, ma un investimento che ha generato un bene comune per la collettività;
11 milioni di debito che da soli non siamo in grado di colmare. Chiediamo la vostra collaborazione, il vostro aiuto, il vostro sostegno in modo che la struttura possa continuare ad
esistere. Ringraziamo – conclude Mauri – il Corpo Musicale per il sostegno che ha deciso di offrirci sia con le
loro belle musiche sia per aver aderito alla nostra causa”.
Appuntamento con SLAncio e con la musica del Corpo Musicale San Damiano martedì 20 dicembre ore 21 Teatro Manzoni a Monza.