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Appuntamenti

Il 18 novembre all’Asteria:
“Costituzione Italiana:
giustizia riconciliazione e pace”

Relazione di Luciano Eusebidocente di Diritto penale presso l’Università Cattolica di Milano

14 Novembre 2014

Martedì 18 novembre, alle 21, presso la sede del Centro Asteria, relazione di Luciano Eusebi, docenti di di Diritto penale presso l’Università Cattolica di Milano.
In ordine alla giustizia c’è un problema cardine della nostra cultura, il quale ha condizionato forse più di ogni altro le scelte personali e sociali, le regole giuridiche, i rapporti tra gli Stati, facendo da sfondo alla giustificazione stessa delle guerre. Perdono e misericordia sono altra cosa dalla giustizia, oppure sono necessari per costruire rapporti umani che non continuino a riproporre l’ingiustizia?
Il fatto è che la nostra cultura ha teorizzato la giustizia in un senso meramente formale, vale a dire come reciprocità dei comportamenti, secondo il modello, universalmente diffuso, della bilancia. Questa visione finisce per operare come un moltiplicatore del male. Se è giusto rispondere al negativo col negativo si creeranno catene continue di ritorsioni. In alternativa, non si tratta di ignorare il male, ma di inaugurare percorsi di risposta al male che costituiscano pur sempre progetti di bene. Quella di una giustizia senza bilancia non è, peraltro, una prospettiva sostenibile solo all’interno di un orizzonte religiosamente orientato, ma costituisce la logica che viene proposta nelle stesse norme della Costituzione relative ai diritti inviolabili.
All’art. 3 la dignità sociale di ciascun individuo, cioè la sua capacità di far valere i diritti fondamentali viene fatta dipendere non già dal giudizio su specifiche qualità o capacità della sua vita, bensì dal solo fatto dell’esistenza in vita. È il riconoscimento dell’altrui dignità, che obbliga a condotte che le siano conformi.
E un’autentica realizzazione umana non è data dalla dilatazione illusoria del nostro io a discapito dell’altro, ma dalla capacità di accoglienza, di gratuità e perdono. Ne consegue che anche l’impegno in favore della pace, sia per ragioni umane, sia, quanto al credente, per ragioni di coerenza religiosa, esige una profonda revisione del nostro approccio culturale alla giustizia.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://www.centroasteria.org/