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2 febbraio

A Morimondo una mostra su Thomas Merton

Nel cinquantesimo anniversario della morte. La prospettiva del dialogo e della libertà. La mostra su padre Merton sarà visitabile fino al 3 febbraio. Sabato 2, dialogo-testimonianza tra Bianchini e Zaninelli, tra i massimi conoscitori del monaco trappista cistercense

2 Febbraio 2019

Sabato 2 febbraio sarà l’ultimo atto della mostra ospitata nell’Abbazia di Morimondo in memoria di Thomas Merton, nel cinquantesimo della sua morte. A chiudere questa mostra che ha riproposto l’attualità della fede di Merton e la sua apertura a ogni dimensione dell’umano vi saranno Valerio Bianchini e don Mario Zaninelli, che a diverso titolo ma con grande interesse hanno a cuore la testimonianza del monaco trappista, quanto mai profetica di ciò che il cuore dell’uomo porta iscritto, la tensione a dialogare con tutti e il bisogno di una pace vera.

Valerio Bianchini è uno dei più noti e vincenti allenatori di basket e nella sua carriera di così alto livello ha saputo coltivare ciò che lo ha colpito fin dall’adolescenza di Thomas Merton, la forza ideale della sua esperienza. Don Mario Zaninelli è oggi in Italia uno dei più profondi conoscitori del pensiero di Merton e soprattutto uno dei più coinvolti nella origine della sua esperienza religiosa.

E’ quello con Bianchini e Zaninelli un incontro che promette di essere al livello di quello che Merton ha testimoniato con la sua vita, perchè nasce da un coinvolgimento esistenziale: entrambi affascinati da un’esperienza che ha tenuto insieme religiosità e questioni contemporanee hanno voluto impegnarsi con la proposta che Merton ha fatto per poterlo conoscere e capire, non lasciandosi influenzare da tanti luoghi comuni e arrivando a cogliere il cuore della personalità del monaco trappista. Una fede che c’entra con la vita, una religiosità che crea legami con tutti, una instancabile determinazione a prendere la via della non-violenza per costruire la pace, questa è la profezia di Merton per quei mitici anni ’60, una profezia che vale quanto mai per l’oggi.

La mostra
“Quando la Profezia ha ancora voce” è il titolo della mostra che ricorda Thomas Merton nel cinquantesimo anniversario della sua morte. La mostra è allestita nella Sala Capitolare dell’Abbazia di Morimondo, visitabile fino al 3 febbraio 2019. La mostra è stata realizzata dalla parrocchia Santa Maria Nascente di Morimondo con il patrocinio dell’Associazione Thomas Merton Italia ATMI, l’associazione Centro Studi 3 Esse, il Rotary Morimondo e l’Associazione Italiana Centri Culturali. 
La testimonianza e il messaggio di Thomas Merton sono di grande attualità, portano oggi una proposta di dialogo fondata sulla coscienza del valore dell’uomo e della sua inarrestabile tensione a Dio. Questa mostra fa ripercorrere oggi la vita di Thomas Merton e la sua testimonianza di vita che dalla conversione lo ha portato alla vita monastica e all’incontro con la religiosità orientale con una significativa impronta di ascolto reciproco e di dialogo. La religiosità di Thomas Merton e la sua sensibilità monastica sono di grande attualità, permettono di scoprire che l’uomo porta inscritta nel suo cuore una incontenibile apertura a Dio ed è su questa domanda dell’eterno che si fonda il rapporto tra gli uomini.
Per questo Merton, monaco trappista cistercense, è stato uomo di dialogo e di pace e in un mondo segnato dalla guerra fredda e da guerre vere ha portato un messaggio di pace. Il messaggio di Thomas Merton ha un grande valore per il tempo di crisi in cui stiamo vivendo, propone di riscoprire nella domanda di Dio la verità dell’umano, in questa religiosità originale sta oggi la possibilità di dialogo tra gli uomini e il punto da cui anche oggi si può ricostruire un mondo di pace. 
La mostra è aperta al pubblico ogni giorno ed è visitabile dalle ore 9.00 alle ore 17.00.