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Ritrovati, a Cogliate, tre breviari (1760, 1830 e 1858) e due messali (1827 e 1829) che testimoniamo una particolare modalità di rivolgersi a Dio

Matteo Albareda

Cogliate

Nella parrocchia di Cogliate, durante il mese di agosto, mentre era in corso, in occasione della festa patronale, la preparazione di una mostra riguardante gli oggetti, gli arredi e i paramenti sacri della Parrocchia, sono stati trovati dei libri liturgici antichi di particolare importanza, utilizzati nel corso dei decenni e secoli precedenti dai vari sacerdoti che si sono succeduti in Parrocchia, conservati perfettamente, nonostante gli anni. In particolare, tra alcuni libri liturgici degli anni ’40 e ’50, sono stati ritrovati tre breviari, promulgati da tre diversi Arcivescovi di Milano; il primo, e anche il più antico, è un breviario del 1760, promulgato dal cardinale Giuseppe Pozzobonelli (l’arcivescovo che supportò l’idea di porre sulla guglia maggiore del Duomo di Milano la statua di Maria Assunta, la “Madunina”); poi un altro del 1830, promulgato dal cardinale Karl Kajetan von Gaisruck e l’ultimo del 1858, promulgato da monsignor Bartolomeo Carlo Romilli. Sono stati poi trovati anche dei messali, uno romano del 1827 e uno ambrosiano per le sole Messe dei defunti, promulgato nel 1829. Sono ritrovamenti di particolare importanza, che fanno conoscere un passato e un modo di pregare forse differente da quello odierno, ma comunque affascinante, ritrovamenti che contribuiscono ad arricchire il patrimonio storico di una piccola Parrocchia ma al tempo stesso quello dell’Arcidiocesi. Questi libri, insieme a tutto il resto della mostra, sono visitabili fino al 22 settembre presso il centro parrocchiale “mons. Battista Ferraroli” di piazza Giovanni XXIII, a Cogliate.

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