Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
Share

No alla nuova idolatria del denaro

27 Febbraio 2016

 

SABATO 27 FEBBRAIO

 

Is 6,8-13; Sal 25 (26); Eb 4,4-12; Mc 6,1b-5

 

 

“Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?”. Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua”. E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. (Mc 6,2b-5)

 

 

Gesù può operare miracoli solo se noi abbiamo il coraggio di credere in lui, anche quando l’evidenza di tante situazioni ci porterebbe a dire che non è possibile. Solo la fede può riconoscere ciò che viene da Dio. Gesù, colui che è venuto a raccontarci il cuore del Padre, colui che si lascia coinvolgere dalla situazione tragica degli uomini che incontra, dal loro peccato e dalla loro miseria fisica e morale, ci chiede di avere fede e di aprire il nostro cuore alla fiducia. Se ci chiudiamo in noi stessi, nel nostro piccolo mondo, nei nostri piccoli e grandi problemi, non saremo mai in grado di riconoscere la presenza di Gesù, non saremo mai in grado di guardare la realtà che ci circonda ogni giorno con uno sguardo di stupore e di lode. Eppure Dio lo fa con noi ogni giorno!

 

 

Preghiamo

 

Fammi giustizia Signore,

nell’integrità ho camminato,

confido nel Signore, non potrò vacillare.

Scrutami Signore e mettimi alla prova,

raffinami al fuoco il cuore e la mente.

La tua bontà è davanti ai miei occhi,

nella tua verità ho camminato.

 

Salmo 25(26)

 

 

[da: La Parola ogni giorno. Dio non ha creato la morte, Quaresima 2016, Centro Ambrosiano, Milano]