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Chiamata alla santità di un popolo

S. Giovanni, apostolo ed evangelista

27 Dicembre 2017

1Gv 1,1-10; Sal 96 (97); Rm 10,8c-15; Gv 21,19c-24

«Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, GesùCristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena». (1 Gv 1,3-4)

Nella festa di S. Giovanni evangelista leggiamo una parte di una sua lettera che ci testimonia una prova importante che rafforza la nostra fede. Il discepolo che Gesù amava di un amore particolare, forse perché giovane, profondo e semplice, comunica che quanto ha visto, udito e toccato lo annuncia, lo fa conoscere anche a tutti noi. La certezza della sua testimonianza è concreta perché testimone del Signore vivo al di là della morte: fu sotto la croce di Gesù, il primo ad arrivare al sepolcro e, dopo Pietro, costata che il crocifisso non è più lì; Giovanni sarà capace di riconoscere il Signore anche dopo la sua resurrezione in riva al lago di Tiberiade con la bellissima esclamazione: È il Signore! Solo dopo essere passati dalla morte alla vita, lasciandosi illuminare dalla luce della Pasqua, si può essere autentici testimoni fedeli e profondamente uniti al Maestro.

Preghiamo
San Giovanni, giovane discepolo dal cuore pulito e dalla mente luminosa, tu che incontrando il Maestro gli hai chiesto: “Maestro, dove abiti?”, e quel giorno hai avuto la grazia di conoscerlo e di fermarti con Lui, decidendo poi di seguirlo e servirlo, fa’ che noi non perdiamo l’occasione dell’incontro con Gesù. Donaci il desiderio di conoscerlo, la volontà di cercarlo e la forza di seguirlo.

[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]