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Sorgi, o Dio, a salvare il tuo popolo

17 Febbraio 2012

Sap 19,1-9.22; Sal 77; Mc 11,27-33

 

Gesù si comporta con autorevolezza ma non svela l’origine della sua autorità. (Mc 11)

 

Gesù è interpellato dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani, mentre camminava nel tempio, perchè vogliono metterlo in difficoltà. "Con quale autorità fai queste cose?". Domanda ambigua che anche noi ripetiamo, magari senza accorgercene, ogni volta che decidiamo di prendere le distanze dalla parola del Signore e seguire altro e altri che ci vorrebbero insegnare qualcosa di più rispondente ai nostri desideri. Gesù sceglie di non rivelare ai suoi interlocutori la sua vera identità, tanto loro non vogliono saperla e neppure intendono seguire il messia. Dio non impone la sua presenza nè il suo disegno di salvezza a chi ha il cuore chiuso e non vuole intendere. Però non è neppure il peccato a toglierci dalla presenza di Dio: anche se pecchiamo – ci dice la Sapienza – siamo e restiamo figli di Dio e lui ci fa passare il Mar Rosso rendendocelo una via piana.

 

Preghiamo col Salmo

 

Ciò che abbiamo udito e conosciuto

e i nostri padri ci hanno raccontato

non lo terremo nascosto ai nostri figli

, raccontando alla generazione futura

le azioni gloriose e potenti del Signore

e le meraviglie che egli ha compiuto.