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Nell’incarnazione: inizio della speranza

25 Dicembre 2011

Natale del Signore

Festa cristiana

 

Is 8,23b-9.6a; Sal 95 (96); Ebr 1,1-8a; Lc 2,1-14

 

«Giuseppe doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia».           (Lc 2,6)

 

Ma cosa c’è di più miracoloso del dono della vita, di quella gioia che si vive quando si stringe per la prima volta il proprio bimbo tra le braccia! Cosa c’è di più straordinario del prendersi cura di lui in ogni istante, di osservarlo crescere e conquistare il mondo con i suoi piccoli gesti.

Cosa c’è di più bello se non ricevere il “ buongiorno” più tenero del mondo, sapere che le proprie braccia sono una culla rassicurante e calda. Quale attesa è più nostalgica di quella che si prova ad aspettare il suo risveglio, quanta soddisfazione c’è nel saperlo in salute e forte.

È vero, un bambino cambia e trasforma la vita.

È davvero impossibile descrivere con semplici parole il miracolo di essere genitori! Lo sguardo materno della Vergine Maria, l’amorevole protezione di san Giuseppe e la dolce presenza del Bambino Gesù sono un’immagine nitida di quello che deve essere ogni famiglia cristiana, autentico santuario di fedeltà, di rispetto e di comprensione, dove si trasmette anche la fede, si rafforza la speranza e s’infiamma la carità.

 

Preghiamo

Gioite, fedeli!

É venuto nel mondo il Salvatore.

Oggi un figlio mirabile è nato,

e rifulge l’onore della vergine Madre.                (dalla liturgia)

 

Impegno Settimanale

Mi prenderò cura della vita delle persone che mi stanno accanto.