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Il Signore non abbandona i suoi fedeli

27 Agosto 2012

 

 1Mac 6,1-17; Sal 9; Mc 1,4-8

 

"Vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati". (Mc 1)

 

Il brano del primo libo dei Maccabei ci porta la triste fine del re Antioco di Babilonia che muore dopo fatali sconfitte su tutti i fronti su cui aveva ingaggiato guerre di conquista. Aveva pensato di accaparrarsi grandi ricchezze depredandole ai suoi confinanti, ma alla fine tutto gli si ritorce contro e, nella sua depressione, ha però il coraggio di riconoscere che tale esito tragico è da attribuire alle ingiustizie da lui stesso compiute: ‘Ora mi ricordo che mali ho commesso a Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d’oro e d’argento che vi si trovavano mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione’.

Un esempio davvero significativo di un grande sovrano che riconosce le proprie colpe motivate da sete di potere e di ricchezza. D’altro canto abbiamo invece Giovanni, il battezzatore, che si profila come il grande testimone della grandezza umana e divina, nella totale povertà, senza potere, se non quello della grazia e della fedeltà alla sua missione.

 

Preghiamo col Salmo

 

Narrate a tutti i popoli le opere di Dio.

Sorgi, Signore Dio, alza la tua mano,

non dimenticare i poveri.

Spezza il braccio del malvagio e dell’empio.

Il Signore è re in eterno, per sempre.