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La preghiera e il pensiero del giorno

Essere amici di Dio

23 Marzo 2010

 Gen 45,2-20; Sal 118(119),129-136; Pr 28,2-6; Gv 6,63b-71 “Le mie parole sono spirito e vita. Ma tra voi ci sono alcuni che non credono”. Disse Gesù ai Dodici:”Volete andarvene anche voi?”. Gli rispose Simon Pietro:”Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.(Gv.6,63b-64a.67-69) Spirito e vita sono le parole di Gesù, il contrario di carne e morte. Se crediamo alle sue parole mettendole in pratica, vivremo secondo lo spirito e non moriremo in eterno. Anche noi possiamo essere tra il numero dei discepoli che non credevano e hanno lasciato Gesù. Dopo avere ascoltato il Vangelo siamo liberi di scegliere se aderire oppure no. Anche a noi Gesù rivolge la domanda: "Volete andarvene?". San Pietro risponde professando la sua fede piena e convinta. No, non possiamo andarcene perché solo tu, Gesù, hai parole di vita eterna, crediamo e conosciamo che tu sei il Santo di Dio. Parole che dovrebbero rallegrare il Signore che invece sottolinea come anche tra chi ha personalmente chiamato, si annida il diavolo. C’era Pietro, ma anche Giuda, il traditore, tra i suoi discepoli. Siamo noi che possiamo e dobbiamo scegliere a chi assomigliare. Dio non costringe, rispetta la nostra libertà. Preghiamo Siano confusi tutti gli adoratori di statue, perché, tu sei, Signore, l’Altissimo su tutta la terra, tu sei eccelso sopra tutti gli dei. dal Salmo 96(97).