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La preghiera e il pensiero del giorno

Cantate a Dio, inneggiate al suo nome.

25 Giugno 2011

 Lv 8,1-13; Sal 94; Eb 5,7-10; Lc 4,16b-22b Per la nostra redenzione il Figlio di Dio ha pregato, sofferto e pianto: imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono. (Eb 5) Il percorso di accoglienza della volontà di Dio e di consacrazione a lui, passa per tempi di fatica e di sacrificio, e nulla sfugge a ciò che Dio costruisce insieme all’umanità. Mosè compie ciò che il Signore gli ordina di fare e riveste Aronne e i suoi figli della missione sacerdotale che in tal modo si perpetua nel tempo e lungo le generazioni. Gesù spiega nella sinagoga il vero significato delle scritture che in lui hanno il pieno compimento: "Lo Spirito del Signore è sopra di me". L’anno di grazia incomincia con la risurrezione di Gesù dai morti. Ma occorre essere poveri e disponibili al disegno divino, aperti alla sua misericordia per poter ricevere il vangelo della salvezza. Preghiamo col Salmo Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.