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Letture Rito Romano

Pr 30,5-9; Sal 118; Lc 9,1-6

22 Settembre 2010

Mercoledì della XXV settimana del Tempo Ordinario Prima lettura Pr 30,5-9 Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: tieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il mio pezzo di pane, perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, non rubi e abusi del nome del mio Dio. Salmo responsoriale Sal 118 Rit.: Lampada per i miei passi, Signore, è la tua parola. Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua legge. Bene per me è la legge della tua bocca, più di mille pezzi d’oro e d’argento. Per sempre, o Signore, la tua parola è stabile nei cieli. Tengo lontani i miei piedi da ogni cattivo sentiero, per osservare la tua parola. I tuoi precetti mi danno intelligenza, perciò odio ogni falso sentiero. Odio la menzogna e la detesto, amo la tua legge. Vangelo Lc 9,1-6 In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.